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1996

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Arte contemporanea in vecchi spazi industriali

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Nel 1978 il Percento culturale Migros fonda la InK, cioè la Halle für internationale neue Kunst (in italiano: il Salone d'arte moderna internazionale). La InK non organizza soltanto mostre, ma offre agli artisti anche la possibilità di creare le proprie opere. In una vecchia fabbrica di macchine, a poche centinaia di metri dalla sede centrale della FCM, artisti rinomati ricevono un atelier e un onorario per le produzione di nuove opere, perché secondo il direttore Urs Raussmüller "l'arte non deve essere conservata ma prodotta". La NZZ elogia questa idea definendola "una mossa audace e originale". Raussmüller invita a Zurigo artisti importanti come Bruce Nauman, Gerhard Richter, Sol LeWitt o Georg Baselitz e pone anche le basi per la costituzione di una collezione di opere d'arte.

Nel 1996 la collezione trova la sua collocazione nel Museo Migros d'arte contemporanea da poco inaugurato negli edifici dell'ex-birrificio Löwenbrau. “Il museo”, afferma Il curatore Rein Wolfs, “ha lo scopo di esporre, raccogliere e presentare al pubblico l’arte contemporanea internazionale, promuovendo il rapporto spesso problematico tra arte e pubblico." Dopo una lunga ristrutturazione il museo riapre i battenti nel 2012. Il Wall Street Journal definisce la struttura che ospita anche la Kunsthalle di Zurigo e diverse gallerie, "un esperimento elogiato in tutto il mondo che rappresenta un modello di sinergia creativa".