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1941

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L'organizzazione della Comunità Migros

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Quando nel 1941 Gottlieb Duttweiler trasforma la Migros SA in una cooperativa, vanno create le sue future strutture. Il loro disegno complessivo si ispira al federalismo della Confederazione elvetica. La sovranità è esercitata dai soci della cooperativa, così come quella della Confederazione dai cittadini. I soci sono organizzati in cooperative regionali ed eleggono il loro consiglio di cooperativa. A loro volta, i consiglieri di cooperativa eletti rappresentano le cooperative regionali all'assemblea dei delegati. È una specie di "Parlamento Migros" che definisce la politica commerciale dell'impresa. Dal 1948 i membri approvano in "votazioni generali" il bilancio annuale dell'azienda e vengono interpellati regolarmente in merito ad ulteriori sviluppi. Per le donne svizzere di quei tempi, la partecipazione paritetica a questa procedura organizzata democraticamente è qualcosa di inaudito. Qui le socie possono votare, eleggere ed essere elette, mentre come cittadine tutto ciò sarà loro negato fino al 1971. Ma c'è di più: negli statuti, Duttweiler stabilisce che le donne, e quindi le clienti dalle quali dipende il benessere della Migros, devono rappresentare la maggioranza nei consigli delle cooperative. La Federazione delle Cooperative Migros (FCM) rappresenta la Migros all'esterno. La FCM è composta da un consiglio di amministrazione, chiamato "amministrazione esecutiva", responsabile delle questioni strategiche. Al consiglio di amministrazione sottostanno le aziende proprie della Migros, la stampa, la previdenza del personale e la formazione. Esso detiene inoltre una partecipazione alle aziende di produzione. Il consiglio di amministrazione provvede anche a disporre gran parte degli acquisti, mentre le cooperative si occupano della vendita. Il consiglio di amministrazione è affiancato dalla direzione generale, il management, con un suo direttore generale. Alla sua fondazione nel 1941 questa direzione è ancora rappresentata da un comitato composto da tre direttori: Gottlieb Duttweiler, Hans Munz e Arnold Suter.