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In caso di domande particolari relative alla storia della Migros ti preghiamo di indirizzarle all'Archivio storico della Federazione delle cooperative Migros.
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Con mozioni politiche, bordate pubblicistiche e vendite promozionali illegali Gottlieb Duttweiler si batte per anni a favore della liberalizzazione del commercio del latte. Il cosiddetto decreto sullo statuto del latte del 1953 stabilisce che il commercio del latte continuerà ad essere regolamentato dallo stato, soprattutto con l’imposizione dei prezzi e di un numero limitato di punti vendita. L'autorizzazione è concessa solo ai commercianti che consegnano il latte anche a domicilio. Tale servizio non copre però più le spese e viene finanziato in parte dalla vendita del latte nel negozio. Solo con questo sistema, argomenta l'Associazione dei produttori di latte, è possibile assicurare la consegna a domicilio e con essa la maggior vendita possibile di latte. Un grande distributore come la Migros è escluso da tale sistema, anche se Gottlieb Duttweiler ha cercato per anni di ottenere le autorizzazioni per la vendita di latte pastorizzato. Con vendite illegali provoca la lobby del latte e le autorità, organizza attività promozionali non autorizzate in cui distribuisce il latte gratuitamente e lancia petizioni a favore della liberalizzazione della vendita del latte. Solo nel 1964, due anni dopo la morte di Gottlieb Duttweiler, le acque cominceranno a smuoversi. A grande maggioranza, il Parlamento decide di liberalizzare la vendita di latte pastorizzato e anche la Migros può ora finalmente vendere il latte in tutta la Svizzera. Ma l'Anello degli indipendenti, fondato da Duttweiler, indice il referendum. Il partito non è d’accordo sull'introduzione di un prezzo minimo del latte che la "ordinanza sul latte pastorizzato" rende possibile. Non è infatti compatibile con gli interessi della Migros, grande commerciante al dettaglio che può offrire prezzi inferiori a quelli delle latterie. Un'ampia coalizione politica combatte il referendum del partito della Migros con lo slogan: "Metà maggio: latte pastorizzato liberalizzato!" e vince: nel maggio del 1965 gli elettori bocciano a grande maggioranza il referendum.