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Ricerca

Perché la ricerca è tanto importante?

Per noi la ricerca non è fine a se stessa. Vogliamo sviluppare soluzioni innovative che ci proiettino nel futuro, migliorare la vita della nostra clientela e rendere più sostenibile la nostra catena del valore aggiunto. Ecco perché realizziamo, insieme agli istituti di ricerca preposti, progetti rilevanti in tema di sostenibilità in vari settori. Molti progetti sono ancora in corso mentre altri si sono già conclusi. Vi presentiamo i nostri progetti qui di seguito e alla pagina successiva.

I nostri attuali oggetti di ricerca

L’influenza dell’agricoltura sulla moria degli insetti

Gli insetti svolgono un ruolo importante in natura. Oltre che impollinare le piante, sono anche un’importante fonte di cibo per altri animali. Di conseguenza la morte degli insetti ha gravi ripercussioni per il nostro ecosistema – e dunque per noi tutti.

Desideriamo contribuire ad arrestare l’estinzione delle specie e a promuovere la biodiversità. Per questo sosteniamo l’Istituto di ricerca dell’agricoltura biologica (FiBL). Insieme intendiamo scoprire gli effetti a lungo termine che la coltivazione intensiva nell’agricoltura ha sulla moria degli insetti e la biodiversità. Come procediamo: confrontiamo la biomassa e la biodiversità degli insetti nei periodi 1996–1998 e 2022–2024 in diverse aziende. Dai risultati ricaviamo le misure idonee per ridurre la moria degli insetti.

Questi progetti di ricerca sono conclusi

L’avanzata delle cimici: quando non rimane più nulla degli alberi da frutta

Grandi appena qualche millimetro, ma capaci di provocare danni milionari all’agricoltura elvetica. Stiamo parlando delle cimici. Il cambiamento climatico ha favorito la proliferazione alle nostre latitudini di varie specie di cimici che distruggono le coltivazioni di frutta e verdura.

Come ad esempio la cimice dei boschi dalle zampe rosse. Questa specie autoctona rappresenta un grande problema per le coltivazioni di pere e frutti di bosco. A seconda del luogo e del tipo di pianta, quando c’è di mezzo la cimice la perdita del raccolto può arrivare fino al 100%. Ma in Svizzera si stanno progressivamente diffondendo anche altre specie originarie delle zone tropicali e dell’area del Mediterraneo. La cimice verde, ad esempio, colonizza i pomodori, i peperoni e le melanzane nelle serre.

Insieme all’ Istituto di ricerca dell’agricoltura biologica (FiBL) , elaboriamo strategie per contenere le cimici nell’agricoltura biologica. I risultati sono incoraggianti: la polvere di roccia caolino regola ad esempio la presenza della cimice rossa e della cimice marmorata. Lo Spinosad ha un effetto tossico per le cimici dei boschi. Il girasole, il luppolo e il lupino bianco hanno inoltre un potenziale come piante insettivore nelle coltivazioni di frutta con nocciolo.

Strategia e obiettivi
Una veterinaria cura un vitello somministrandogli con una siringa nella bocca un rimedio a base di echinacea rossa.

Come l'echinacea purpurea può guarire i vitelli.

I giovani vitelli sono stati trattati con l'echinacea purpurea contro le malattie intestinali. Con buoni risultati: dopo il trattamento i casi di dissenteria nei vitelli si dimezzavano. La prova che la natura è efficace!

Piante officinali al posto degli antibiotici nell'allevamento: sono efficaci?

Nell'allevamento agricolo i giovani animali vengono spesso trattati con antibiotici, soprattutto in caso di malattie delle vie respiratorie e dell'apparato digerente che colpiscono frequentemente i lattonzoli e i vitelli. Un abuso di antibiotici, tuttavia, può provocare il diffondersi di agenti patogeni antibiotico resistenti.

Ci sembra quanto mai urgente, quindi, domandarci se esistono rimedi alternativi in grado di ridurre il ricorso ad antibiotici.

Insieme all'Istituto di ricerca dell'agricoltura biologica (FiBL) abbiamo studiato l'efficacia di piante officinali su lattonzoli e vitelli nel quadro di un progetto su vasta scala. I risultati sono promettenti e attestano l'efficacia delle sostanze vegetali.

Con il progetto abbiamo scoperto il grande potenziale, ancora ampiamente inesplorato, delle piante officinali nell'allevamento di animali da reddito. Non molliamo!

Quattro porcellini al momento del pasto. L'animale in primo piano afferra con la bocca il bordo metallico del contenitore del mangime. Gli altri porcellini mangiano tranquilli.

Ricerca efficace

Attualmente lavoriamo a molti progetti di ricerca sul tema della sostenibilità. Siamo già riusciti a portarne a termine alcuni, dai quali abbiamo ricavato nuove conoscenze. Fatti un'idea dei nostri progetti di ricerca.

I nostri progetti di ricerca in corso

Prodotti sostenibili

I parassiti intestinali nelle galline allevate all'aperto sono un grande problema nelle aziende biologiche. Pregiudicano la salute e il benessere degli animali. Per evitare che ciò avvenga si impiegano spesso vermifughi chimici. Ma queste sostanze possono anche indebolire il sistema immunitario degli animali e provocare altre malattie.

Noi vogliamo evitarlo e abbiamo pertanto avviato un progetto quadriennale presso l'Istituto di ricerca dell'agricoltura biologica (FiBL) per cercare alternative volte a contrastare i parassiti intestinali nelle galline.

Mele sode o dolcissime pere - la frutta biologica è sempre più amata. E non sorprende: questa frutta è sinonimo di qualità eccellente e coltivazione naturale.

I contadini biologici lavorano in sintonia con la natura. Rinunciano all'impiego di prodotti fitosanitari di derivazione chimico-sintetica per proteggere i loro raccolti da insetti, funghi o erbacce. Nei frutteti biologici, le malattie delle piante e i parassiti si combattono con la scelta ottimale del luogo di piantumazione, con organismi benefici come gli icneumonidi e con la coltivazione di specie resistenti alle malattie.

Per quanto possano essere ecocompatibili, le alternative hanno però uno svantaggio: comportano un certo rischio per il raccolto. Ecco perché anche nella coltivazione ecologica non si rinuncia mai del tutto ai prodotti fitosanitari. Si prediligono però sostanze di origine vegetale o minerale. Una sostanza efficace contro la ticchiolatura è l'argilla.

L'obiettivo però è arrivare a una produzione completamente priva di pesticidi. Abbiamo quindi bisogno dell'aiuto della ricerca.  

Ci impegniamo per la riduzione dell'impiego di pesticidi e testiamo nuove vie insieme all'Istituto di ricerca dell'agricoltura biologica (FiBL). In un laboratorio all'aria aperta testiamo se è possibile ridurre le infestazioni con tecniche digitali, coperture intelligenti e nuove forme di coltivazione.

L'Indonesia e la Malesia coprono insieme oltre l'80% della produzione mondiale di olio di palma. Mentre le importazioni di olio di palma in Svizzera continuano a diminuire, la domanda globale cresce.  Questo a causa dei vantaggi indiscutibili della palma da olio, che ha una resa molto più alta rispetto ad altre piante da olio e consente così di produrre la stessa quantità di olio su una superficie più piccola. Per molte comunità rurali è anche un'opportunità per accedere al mercato. L'aspetto fondamentale è la forma di coltura: su quale terreno si sfruttano le piantagioni e i mulini e con quali sistemi di gestione?

È qui che intervengono l'associazione NEXUS EcoSystem e lo studio di fattibilità "Sustainable Palm Oil Production South East Asia". L'obiettivo è un'analisi completa per realizzare un modello di business sostenibile per l'olio di palma.

  • Quali fattori influenzano e migliorano le condizioni di vita dei piccoli agricoltori nei paesi di coltivazione?
  • Quali tecnologie si potrebbero impiegare per migliorare l'accesso al mercato dei piccoli agricoltori?
  • Quali metodi e tecniche consentono di migliorare l'impronta ecologica della produzione di olio di palma?

In tale contesto Nexus EcoSystem fornisce all'industria locale di olio di palma in Indonesia tecnologie moderne come per esempio sensori intelligenti e piattaforme di tracciabilità. Si mira alla scalabilità con sistemi di gestione trasparenti e una piattaforma cooperativa per condividere risorse ed esperienze all'interno della catena del valore aggiunto e riunire ricerca, ONG e settore privato.

Tutto l'olio di palma utilizzato dalla Migros corrisponde agli standard più elevati ed è rintracciabile fino al mulino. In seno alla Palmölnetzwerk Schweiz (Rete svizzera per l'olio di palma), abbiamo deciso insieme agli attori della catena del valore aggiunto di andare oltre gli standard implementando criteri supplementari con i nostri fornitori e realizzando direttamente vari progetti. Con il nostro fornitore principale Florin e il suo fornitore più importante sulle Isole Salomone, uno Stato insulare del Pacifico meridionale, ci impegniamo a migliorare l'impronta di CO2 nella produzione di olio di palma e rafforzare le comunità locali.

La nostra organizzazione partner Earthworm Foundation (EF) sostiene gli obiettivi che ci siamo posti e l'attività sul posto: da un lato con un monitoraggio sistematico di tutta la regione di coltivazione e delle superfici circostanti con il sistema Starling, dall'altro fornendo consulenza e sostegno nella riforestazione di superfici degradate e nella gestione efficiente nonché facendo interventi mirati nelle singole comunità per promuovere la resilienza e migliorare la situazione economica.

Plastica e imballaggi

Il riciclaggio e la riduzione dei rifiuti allo stretto necessario sono decisivi per il rispetto dell'ambiente. Per questo lavoriamo continuamente per ridurre gli imballaggi dei nostri prodotti o per renderli più ecologici.

Lo facciamo guardando ai bilanci ecologici. Per le questioni più semplici, la preparazione dei bilanci ecologici è affidata ai nostri esperti. Per le tematiche più complesse collaboriamo invece con esperti esterni. Funziona così: affidiamo a specialisti, come ad esempio Carbotech, l'analisi dei nostri prodotti e dei relativi effetti sull'ambiente. I risultati ci mostrano come possiamo rendere ancora più sostenibile il nostro assortimento in futuro.

Un esempio: da alcuni anni nelle nostre filiali offriamo le ecologiche Veggie Bag. Sono inoltre disponibili sacchetti riutilizzabili presso le nostre stazioni di riempimento. Vogliamo stabilire qual è l'impronta ecologica di diversi materiali. Per farlo studiamo il poliestere, il poliestere da materiale riciclato al 100%, il cotone biologico europeo e i materiali a base di legno. I risultati di questo bilancio ecologico ci aiutano nell'acquisto dei nostri sacchetti riutilizzabili.

Clima ed energia

Uno svizzero beve circa 50 litri di latte all'anno. Per soddisfare il nostro fabbisogno, oggi una mucca deve produrre molto più latte rispetto al passato. Allo stesso tempo, però, la prospettiva di vita della mucca è diminuita nel tempo. Senza dimenticare che le mucche sono tra i più noti produttori di metano dannoso per il clima.

Come acquirente di latte, la Migros punta a conciliare redditività, benessere degli animali e protezione climatica nella produzione di latte. Come possiamo riuscirci? Se ne occupa un progetto dell'Istituto di ricerca dell'agricoltura biologica (FiBL) cofinanziato dalla Migros.

I ricercatori analizzano tutti i fattori che influenzano il ciclo di vita delle mucche da latte e sulla base dei risultati ottenuti sviluppano strategie sostenibili per aumentare di nuovo la vita utile delle mucche da latte svizzere – per il benessere dell'animale, la protezione del clima e il miglioramento delle condizioni economiche per i produttori e le produttrici di latte.

Le emissioni di metano dei ruminanti come le mucche o le pecore contribuiscono in modo determinante all'effetto serra. Dalle ricerche condotte finora si presuppone che la composizione del foraggio grezzo influisca sulla produzione di metano. Si pensa che un tenore elevato di tannino nelle piante foraggere riduca le emissioni di metano, mentre un elevato tenore di fibre le aumenti.

La Migros sostiene dal 2022 un progetto del FiBL (Istituto di ricerca dell'agricoltura biologica) che esamina l'interazione tra il contenuto di tannino e il contenuto di fibre di diverse piante su un pascolo sperimentale e il potenziale di produzione di metano che ne risulta nel rumine degli animali. I risultati consentono di capire, per esempio, se e come l'intensità della gestione dei pascoli si ripercuote sul potenziale di produzione di metano e quali piante presentano un potenziale particolarmente alto o basso di produzione di metano per i ruminanti.

Responsabile di progetto:
Ramona Schlegel, FCM, Sostenibilità e gestione della qualità

I suoli sono un elemento fondamentale dell'ecosistema della Terra e svolgono un ruolo centrale nella produzione di derrate alimentari. In relazione alle sfide attuali e future cui l'umanità è chiamata a far fronte (sicurezza alimentare, cambiamento climatico e perdita della biodiversità), è necessario dare la massima priorità alla preservazione e al miglioramento della qualità del suolo. In tale contesto, la sostanza organica del suolo (SOM o anche humus) svolge il ruolo più importante. La quantità e la qualità della SOM sono centrali per la regolazione del clima, il bilancio idrico nonché la messa a disposizione e la conservazione di sostanze nutritive. L'incremento e il consolidamento di misure e piani agricoli volti a stabilizzare e sviluppare la SOM sono pertanto di grandissima importanza per l'agricoltura e la produzione di derrate alimentari.

Il programma Humus Migros è realizzato dall'azienda AgriCircle ed è finanziato dal Fondo climatico M. Il programma ruota attorno ai provvedimenti di sviluppo dell'humus nella produzione agricola rigenerativa. Fra questi vi sono l'attuazione di misure agronomiche ottimizzate (lavorazione ridotta del terreno, rotazione delle colture, fertilizzazione verde), il compostaggio e l'apporto di carbone vegetale. A tal fine l'azienda AgriCircle ha messo a punto insieme a dei partner un piano di misure e di consulenza affinché le imprese sul posto siano accompagnate in modo ottimale per tutta la durata del programma. Il FiBL (Istituto di ricerca per l’agricoltura biologica) si occupa della parte scientifica affinché il progetto contempli anche le nozioni scientifiche e pratiche più recenti.

Ulteriori informazioni sul progetto sono disponibili qui.

Alimentazione sostenibile

L'alimentazione della popolazione mondiale è una delle più grandi sfide del futuro. Ogni anno si spreca più di un miliardo di tonnellate di cibo mentre milioni di persone sono denutrite. Inoltre, i nostri attuali metodi di produzione alimentare presto non saranno più sufficienti a sfamare la popolazione mondiale in costante aumento.

Vogliamo affrontare queste sfide ecologiche e sociali cercando soluzioni innovative con l'EPFL Integrative Food and Nutrition Center. Sfruttiamo le competenze dell'EPFL soprattutto negli ambiti delle tecnologie digitali e delle scienze dei materiali. Ci avvaliamo, ad esempio, dell'intelligenza artificiale per studiare come i consumatori reagiscono a prodotti nuovi e innovativi.

Biodiversità

Gli insetti svolgono un ruolo importante in natura. Oltre che impollinare le piante, sono anche un’importante fonte di cibo per altri animali. Di conseguenza la morte degli insetti ha gravi ripercussioni per il nostro ecosistema – e dunque per noi tutti.

Vogliamo contribuire a mettere fine all'estinzione delle specie e promuovere la biodiversità. Per questo sosteniamo l'Istituto di ricerca dell'agricoltura biologica (FiBL). Insieme vogliamo scoprire quali sono gli effetti a lungo termine della coltivazione intensiva in agricoltura sulla moria degli insetti e la biodiversità. Come procediamo: confrontiamo la biomassa e la biodiversità degli insetti nei periodi 1996-1998 e 2022-2024 in diverse aziende. Dai risultati ricaviamo misure idonee a ridurre la moria degli insetti.

Responsabilità per i collaboratori

Dalla fondazione della Migors, la qualità della vita dei nostri collaboratori è una priorità. La loro soddisfazione e salute sono molto importanti per noi. Vogliamo creare le condizioni di lavoro migliori a tutti i livelli.

Per questo siamo attivi anche nel consiglio direttivo dell'Istituto di ricerca sul lavoro e sul mondo del lavoro (FAA-HSG). L'istituto affronta le domande complesse del mondo del lavoro da una prospettiva interdisciplinare. È l'interlocutore per domande sul lavoro, sul diritto del lavoro, sulla gestione del personale e sull'organizzazione del lavoro e si propone come partner nella ricerca, sulle cui basi offre formazione e perfezionamento. Inoltre si impegna nella discussione pubblica sul tema.

Membro del consiglio direttivo della società promotrice: Dr. Daniel Soltermann, Responsabile Politica del lavoro e diritto del lavoro, Federazione delle Cooperative Migros

I nostri progetti di ricerca conclusi

Plastica e imballaggi

Imballaggi, sacchetti per i rifiuti e bicchierini del caffè da materie prime rinnovabili come mais, grano, canna da zucchero – suona tutto così sostenibile ma lo è davvero? Visto che siamo sempre alla ricerca di soluzioni ecocompatibili per il nostro assortimento volevamo vederci chiaro. Per questo abbiamo affidato studi sui bilanci ecologici per diverse bioplastiche a Carbotech.

I risultati: effettivamente la produzione e lo smaltimento di imballaggi biodegradabili generano meno emissioni di CO₂ e impiegano meno petrolio, ma la coltivazione delle materie prime agricole necessarie grava enormemente sull'ambiente, per esempio a causa dell'impiego di fertilizzanti e pesticidi.

Il bilancio ecologico promuove solo le bioplastiche prodotte da rifiuti o materiali di scarto che possono essere una valida alternativa agli imballaggi e ai prodotti di plastica comune

Per questo attualmente impieghiamo bioplatica solo in modo mirato nel nostro assortimento.

Clima ed energia

Con una quota del 10%, l'agricoltura contribuisce considerevolmente alle emissioni di gas serra in Svizzera. Un'occasione per IP-Suisse di ampliare il suo attuale sistema a punti per la promozione della biodiversità e per la conservazione delle risorse con misure per la protezione del clima.

Sulla base di conoscenze scientifiche Agroscope ha allestito un catalogo di misure per la protezione del clima le quali sono potenzialmente in grado di ridurre i gas serra in agricoltura. Attualmente le misure vengono testate in circa 30 aziende partecipanti a un progetto pilota. I risultati servono come base scientifica per lo sviluppo di un sistema a punti per la protezione del clima per le aziende associate a IP-Suisse.

Informazioni di base: IP-Suisse promuove un'agricoltura rispettosa dell'ambiente e degli animali e certifica i prodotti freschi e buoni realizzati nel rigoroso rispetto di severe norme di qualità.

Le mucche da latte e i bovini da carne sono spesso alimentati con foraggio concentrato, come soia e insilato di mais. Entrambi questi mangimi hanno degli svantaggi. Da un lato, la coltivazione di mangimi per animali toglie ettari di terreno alla coltivazione di alimenti destinati al consumo umano e, dall’altro, il trasporto dei foraggi si ripercuote sull’ambiente. Il foraggiamento a base di erba potrebbe essere una soluzione sostenibile. A sua volta ha però effetti negativi sul rendimento all’ingrasso e alla macellazione nonché sulla qualità della carne dei bovini.

In collaborazione con il Politecnico di Zurigo (Dipartimento di scienze ambientali), abbiamo studiato le possibilità di mantenere i bovini produttivi e in buona salute, anche con un mix di foraggio contenente più insilato di erba in combinazione con insilato di mais, o un misto di granoturco e meno foraggio concentrato. A questo scopo sono stati studiati gli effetti di varie composizioni di foraggio sul rendimento all’ingrasso e sulla qualità della carne degli animali. I risultati hanno dimostrato che la sostituzione con altre fonti di proteine non causa perdite a livello di rendimento e qualità della carne.

Prodotti sostenibili

Per ricette da forno o normale cottura: l'olio di colza trova mille impieghi in cucina. Inoltre, è molto sano. Non sorprende quindi che il nostro olio di colza biologico riscontri tanto interesse nei consumatori. Ma la coltivazione della colza non è affatto semplice. Lo scarabeo del polline si insinua tra i fiori gialli fino a distruggere interi raccolti. Questo è un problema soprattutto nella coltivazione biologica, dove non sono consentiti i comuni prodotti fitosanitari. Molti agricoltori biologici non sono quindi disposti a tollerare questo rischio per il loro raccolto.

Con il sostegno di Agroscope ci siamo messi quindi alla ricerca di alternative biologiche basate su funghi entomopatogeni. I risultati evidenziano che grazie a metodi alternativi si è effettivamente in grado di tenere a bada questo coleottero, ma a fine stagione la quantità di raccolto non è sufficiente. 

Lo studio ci ha però fornito importanti conoscenze: nella coltivazione biologica di colza, come anche in quella tradizionale, è possibile ridurre i prodotti fitosanitari senza dovere subire pesanti perdite.
Per questo l'infestazione di scarabei del polline non deve essere troppo temuta.

Le riserve mondiali di tonno sono in pericolo: alcune specie sono già vittime di pratiche di pesca intensiva. Tra queste figura anche il tonno a pinna gialla, che vive nell’oceano Indiano e arriva sulle nostre tavole come filetto di tonno o sushi.

Se vogliamo continuare a mangiare tonno anche in futuro, dobbiamo fare in modo che la sua pesca sia sostenibile. Occorre trovare un equilibrio tra ecologia ed economia nonché tra la protezione dell’ambiente e i consumi. Per questo collaboriamo con l’International Pole and Line Foundation (IPNLF).

Il nostro obiettivo è contribuire a ripristinare le riserve di tonno a pinna gialla e a cambiare definitivamente le pratiche di pesca nell’oceano Indiano.

I tonni percorrono spesso grandi distanze e sono diffusi in molti mari. Di conseguenza sono pescati in diversi Paesi che devono accordarsi sulle rispettive quote di pesca. 

In questo progetto di ricerca sono state elaborate condizioni quadro che potrebbero essere applicate alle nuove proposte per le misure di conservazione e di gestione.

Alternative per la lotta ai parassiti intestinali dei polli

L’impiego di medicamenti contro le infezioni e i parassiti nell’allevamento di volatili è sempre più controverso. Tuttavia, nei grandi allevamenti il ricorso agli antibiotici è pressoché inevitabile per contenere la diffusione di malattie.

Volevamo scoprire se ci sono alternative: se ad esempio le piante officinali possono ridurre l’impiego di antibiotici nell’allevamento dei volatili. Abbiamo girato la domanda all’ Istituto di ricerca dell’agricoltura biologica (FiBL). L’obiettivo era quello di scoprire, attraverso test clinici, quali piante medicinali sono particolarmente promettenti.

Purtroppo nessuna delle piante testate ha mostrato di avere un effetto significativo.  Il FiBL continua però la ricerca e nei prossimi test si focalizzerà sulle piante officinali con effetto probiotico. 

Nelle cucine svizzere aumenta la domanda di erbe aromatiche fresche. Sono particolarmente richieste le erbe aromatiche biologiche, soprattutto il basilico. Questa pianta dai mille usi ha però un problema: la peronospora. La presenza dell’agente patogeno complica la coltivazione del basilico ai produttori.

Per questo abbiamo deciso di dichiarare guerra alla peronospora. L’Istituto di ricerca dell’agricoltura biologica (FiBL) ci ha sostenuti nel nostro intento. Insieme abbiamo testato diversi approcci risolutivi per tenere sotto controllo la malattia. È risultato che effettuando trattamenti termici temporanei e arieggiando le serre durante la notte, si riesce a ridurre notevolmente l’infestazione.

Lo stress fa male. Un monito valido non solo per gli esseri umani, ma anche per gli animali. Il trasferimento dei giovani vitelli dagli allevamenti in cui sono nati ad altre aziende è causa di stress per questi animali, poiché implica frequenti trasporti e cambi di stalla. Ciò li rende maggiormente soggetti a malattie infettive. I trasporti e i contatti tra vitelli di aziende diverse agevolano inoltre la trasmissione di germi. Ne consegue che gli animali sono curati con gli antibiotici.

Poiché il benessere degli animali ci sta a cuore e intendiamo ridurre il più possibile l’uso di antibiotici e altri medicamenti, in collaborazione con la facoltà Vetsuisse dell’Università di Berna e IP-SUISSE abbiamo sviluppato un innovativo sistema di gestione dei vitelli: il «progetto vitelli all’aria aperta».

Il progetto – che mira a ridurre i trasporti, migliorare le stalle e allungare il tempo trascorso all’aperto – è attualmente testato in diverse aziende. I primi risultati indicano che i vitelli si ammalano meno e hanno bisogno di meno antibiotici. 

 

Alimentazione sostenibile

Ogni anno in Europa finiscono nei rifiuti quasi 90 milioni di tonnellate di cibo. Ciascuno di noi butta ogni anno in media 180 chilogrammi di carne, frutta, verdura o latticini.

Ma non è solo questo il problema nel sistema alimentare.

L'allevamento industriale di massa di animali e l'agricoltura industriale gravano sull'ambiente. Comportano un maggiore inquinamento dell'aria, perdite di biodiversità e la contaminazione del suolo, dei corsi d'acqua, dei laghi e dei mari.

Dobbiamo chiaramente cambiare qualcosa nel nostro sistema alimentare rendendolo più sostenibile. La Migros vuole dare il suo contributo: ad esempio l'Industria Migros ha lavorato con i professori del politecnico ETH Zurigo World Food System Centre a vari progetti per la promozione della sostenibilità, fra l'altro nei settori dell'agricoltura, della produzione di carne o della conservazione degli alimenti. Il nostro obiettivo è trovare e attuare nuove soluzioni per una catena di creazione di valore aggiunto sostenibile nel comparto alimentare.

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