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Campi sperimentali con frumento e altri cereali nella regione attorno all'Alpstein.

Agricoltura

Presto in Svizzera cresceranno le olive?

Le temperature sono in aumento in Svizzera. Cosa significa per l'agricoltura? I primi contadini e i ricercatori sperimentano già nuove colture esotiche. Uno sguardo ai campi del futuro.

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Deborah Bischof
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Lena Geiger / Rhytop
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Cosa facciamo

La patata svizzera sta soffrendo. L'anno scorso è stato troppo caldo per questo tubero e quest'anno troppo umido. "Da tempo notiamo che fa sempre più caldo", afferma Annelie Holzkämper del centro di competenza della Confederazione per la ricerca agronomica Agroscope. Allo stesso tempo aumentano anche la siccità e le forti precipitazioni. "Soprattutto gli eventi estremi più frequenti mettono a dura prova le colture nazionali", spiega l'agronoma.

Da alcuni anni le prime aziende agricole e i centri di ricerca stanno quindi cercando colture più resistenti, spesso provenienti da territori più meridionali. Allora in Svizzera vedremo presto colture di ulivi e limoni? L'esperta Holzkämper ride. "Forse non proprio così, ma effettivamente nella viticoltura constatiamo sempre più spesso la presenza di varietà di vite che prediligono il caldo, come il Cabernet Sauvignon."

Resta da vedere se ce ne sarà la domanda.

Annelie Holzkämper, centro di competenza della Confederazione per la ricerca agronomica Agroscope

Anche per altre colture si sperimenta molto. Non è però ancora chiaro quali varietà prevarranno. Bisogna fare più esperienza, spiega l'agronoma Holzkämper. "Occorre dapprima studiare in che direzione va la domanda." Qui di seguito alcuni esempi di piante esotiche oggi già coltivate in Svizzera e che potremo vedere sempre più spesso in futuro.


Mandorle

"Viviamo nell'angolo più secco della Svizzera", spiega Stefan Germann, contadino, che quando si trasferì nel comune vallesano di Stalden, dovette cercare una coltura che richiedesse poca acqua. "Contrariamente a quanto si pensa, i mandorli sopravvivono molto a lungo senza irrigazione."

Oggi ne coltiva più di 100 e non sa neppure esattamente quante mandorle produce. Questo perché il raccolto varia di anno in anno. "Il tempo è diventato estremamente imprevedibile. Soprattutto le gelate tardive possono danneggiare i fiori e i frutti", spiega Germann.

Anche Andreas Naef di Agroscope è giunto alla stessa conclusione. Dal 2021, Agroscope sta testando 26 varietà di mandorli. A causa del gelo alcune non hanno prodotto quasi nulla, altre invece sono state colpite dai funghi. "Riteniamo che la coltura estensiva del mandorlo in Svizzera sia poco idonea per sostituire i ciliegi ad alto fusto, come invece si era pensato inizialmente."

In primo piano, su un pendio, sono in fiore i mandorli. Sullo sfondo verdi prati, campi e colline.
Dal 2021 il centro di ricerca Agroscope testa 26 varietà di mandorle.© Agroscope

Ceci

Nel 2018 René Ritter e Andreas Gass esultarono. In quell'anno sperimentarono nella loro fattoria Leimenhof di Wenslingen (BL) una nuova coltura. "In quegli anni le proteine vegetali erano molto richieste e soprattutto consumare ceci era diventato di tendenza." Così, proprio come alcuni altri agricoltori e Agroscope, cavalcarono l'onda.

Dopo quattro anni però Ritter traccia un quadro scoraggiante: "In tre anni su quattro non abbiamo raccolto nulla di nulla. Due volte per via del tempo troppo umido e una a causa di un parassita." Il bilancio è migliore per le lenticchie, che ambedue i contadini coltivano ormai da cinque anni. "Sembrano essere più resistenti all'umidità e ad altri cambiamenti climatici."

Tuttavia non vogliono rinunciare ai ceci. Ritter è convinto che con più esperienza e con le varietà giuste, le difficoltà connesse alla coltivazione possano essere superate. "Ma il nocciolo della questione è: la gente acquisterà poi i nostri ceci, più cari di quelli importati?"


Kiwi

Quando si parla di colture esotiche, pensiamo subito a frutti come l'ananas o il kiwi. Se del primo non c'è ancora traccia in Svizzera, il secondo viene coltivato sul lago Lemano. "Tecnicamente il kiwi non è un frutto esotico, perché è originario della Cina", spiega Matthias Faeh di Kiwi Suisse ad Allaman (VD). il principale produttore di kiwi in Svizzera con ben 300 tonnellate all'anno.

Una tale produzione è resa possibile grazie al clima particolarmente mite del lago. "I kiwi non sopportano il freddo e ci impiegano molto a maturare." L'aumento delle temperature e la primavera precoce sono vantaggiosi per questa coltura.

La pioggia o il freddo improvviso invece, eventi sempre più frequenti, la danneggiano. "Non credo pertanto a una coltivazione su larga scala dei kiwi in Svizzera."


Cereali di montagna

In Svizzera il frumento viene coltivato principalmente in pianura. Non solo però, come ben dimostra l'esempio dell'associazione Alpsteinkorn. "Negli scorsi anni abbiamo coltivato frumento e altri cereali nella regione attorno all'Alpstein", spiega Lena Geiger dell'associazione Alpsteinkorn.

Per effettuare le prove, l'associazione ha collaborato tra l'altro anche con Agroscope e l'Istituto di ricerca dell'agricoltura biologica FiBL. Nel quadro della promozione delle idee innovative per le regioni di montagna, la Direzione Politica economica della Migros sostiene questo progetto anche finanziariamente.

"È emerso che gran parte delle varietà provenienti dalla pianura non è adatta alle zone di montagna. Per questo motivo bisogna testare nuove varietà", afferma Geiger.

In futuro infatti l'agricoltura di montagna potrebbe acquisire importanza dato che le condizioni in pianura potrebbero peggiorare a causa dei periodi di caldo e siccità. "Così facendo saremo in grado in futuro di offrire un'alternativa in caso di scarso raccolto in pianura", spiega Geiger.

Campi sperimentali con frumento nella regione attorno all'Alpstein.
Agricoltura di montagna: campi sperimentali con frumento nella regione attorno all'Alpstein.© Associazione Alpsteinkorn

Sorgo

Pochi conoscono il sorgo, detto anche saggina. Il centro di competenza della Confederazione ritiene tuttavia che celi un grande potenziale: "Il sorgo tollera la siccità meglio del mais ed è meno sensibile ai parassiti", precisa Tiziana Vonlanthen di Agroscope.

Oggi in Svizzera vengono coltivati a sorgo 391 ettari di terra. Il 90% del raccolto è destinato all'alimentazione animale. Questo cereale però può essere usato anche per l'alimentazione umana. In molti paesi africani costituisce un alimento di base, spiega Vonlanthen. "Il sorgo potrebbe ad esempio essere usato per produrre pane pita, biscotti, bevande e pasta senza glutine."

Per farlo però occorre più esperienza. "Attraverso la selezione vegetale dovrebbe essere possibile ottimizzare il potenziale di resa ed eliminare le caratteristiche indesiderate per adattare (ancora) meglio il sorgo ai bisogni locali."

Un gambo del fiore della pianta di sorgo nel mezzo di un campo di sorgo verde.
Il sorgo tollera la siccità meglio del mais ed è meno sensibile ai parassiti.© Gabriela Braendle

Semi di chia

Nell'Europa centrale la chia fiorisce solo nel tardo autunno. In Svizzera quindi i semi non giungono a maturazione prima dell'inverno. Dieci anni fa Christoph Gämperli fece comunque un tentativo e seminò in primavera diversi milioni di semi di chia sul suo campo a Flawil (SG).

Una sola pianta fiorì già a luglio anziché in autunno. "Quando anche l'anno successivo i suoi semi fiorirono così presto, capii che avevamo trovato una pianta adatta a essere coltivata in Svizzera", ricorda Gämperli della cooperativa St. Gallischen Saatzucht.

Con alcuni contadini della regione rifornisce oggi i negozi di prodotti non confezionati e la clientela di prodotti biologici. A tutti loro piacerebbe ampliare la produzione della Swiss Chia. Manca però la domanda, perché se ne importa ancora molta, spiega Gämperli. E questo nonostante la chia possa essere facilmente coltivata anche in Svizzera. "Le piante sono molto resistenti al caldo e alla siccità. Inoltre, con il loro fitto fogliame, proteggono il terreno dall'inaridimento."

Un calabrone raccoglie il nettare da un fiore di chia viola.
La Chia cresce molto bene in Svizzera: Le piante sono molto resistenti al caldo e alla siccità.© Christoph Gämperli / Swiss Chia

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