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Lo spazzolino originario e uno spazzolino di legno, come lo conosciamo oggi.

Cura dei denti

2500 anni di pulizia dei denti

Dai rami masticati e dalla polvere d'osso all'odierno spazzolino da denti in nylon. La lunga storia della cura dei denti.

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Rahel Schmucki
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Igiene orale dall'antichità

Già nel IV secolo a.C., nell'Antico Egitto i rami dell'albero di arak, oggi noto in area germanofona come "albero dello spazzolino" ("Zahnbürstenbaum"), venivano utilizzati per la cura dei denti. Le persone prendevano un ramoscello e lo masticavano finché non si sfilacciava a un'estremità. Ne derivò una sorta di spazzolino per pulire i denti. Il legno conteneva persino fluoruri naturali e fungeva così da dentifricio naturale. Questa igiene dentale è praticata ancora oggi in alcuni Paesi arabi e africani ed è chiamata Miswak o Siwak.

Dalle ossa e dalla cenere

Dall'antica Roma sono note diverse ricette della cosiddetta polvere per denti. Una di esse è riportata nell'opera "Naturalis historia": per la preparazione è necessaria una miscela di ossa, corno o conchiglie in polvere che deve essere bruciata fino a diventare cenere. Questo preparato serviva come fosse un abrasivo per rimuovere dai denti i resti di cibo appiccicosi. Per migliorare il sapore, Plinio il Vecchio, l'autore della "Naturalis historia",raccomandava di aggiungere bicarbonato di sodio e mirra.

Dentifricio a base di menta e sale

Oltre allo spazzolino, i medici dell'antico Egitto cercarono anche una ricetta per mantenere i denti bianchi e sani. Gli storici hanno trovato delle istruzioni, risalenti al IV secolo d.C., per produrre una sorta di dentifricio. Il testo è in greco antico e tradotto suona così: "1 parte di sale grosso, 2 parti di menta poleggio, 1 parte di iris, 20 grani di pepe". Questa pasta veniva poi strofinata sui denti e sulle gengive con un panno, un dito o un ciuffo d'erba.

Il primo spazzolino da denti

Il primo spazzolino da denti è stato rinvenuto in Cina. Era fatto di setole di maiale e venne realizzato tra il 619 e il 907 d.C., all'epoca della dinastia Tang.

L'ideale di bellezza nel Medioevo

Nel Medioevo l'igiene orale veniva un po' trascurata, soprattutto tra le classi inferiori, anche se i denti bianchi erano ancora considerati l'ideale di bellezza. Al XII secolo risale una raccomandazione del medico e trattatista Bartolomeo da Salerno:

«Se vuoi sbiancare i denti, prendi la radice della lenticchia, raschiane la scorza e strofinaci con forza i denti. Così facendo diverranno bianchi. Se questo non dovesse servire, brucia una pietra pomice fino a ridurla in polvere e prendi il guscio in cui si trovano le noci, fallo seccare e strofina con forza i denti con entrambi, in modo che diventino belli e bianchi come il marmo.»

Un dentifricio con miele

È noto che in Inghilterra, nel XIV e XV secolo, si usava un detergente per denti a base di miele, sale e farina di segale.

La regina dai denti neri

I denti bianchi non sono sempre stati un ideale di bellezza. Nel XVI secolo in Gran Bretagna era considerato di moda farsi colorare i denti di nero. La regina Elisabetta I che aveva denti completamente marci (cioè neri) a causa del suo enorme consumo di zucchero fungeva da modello. All'epoca lo zucchero arrivava in Europa in grandi quantità grazie alla produzione di zucchero di canna oltreoceano.

L'attrice Vanessa Redgrave ha interpretato la regina Elisabetta I nel film "Anonymous" del 2011.
L'attrice Vanessa Redgrave ha interpretato la regina Elisabetta I nel film "Anonymous" del 2011.© Keystone/Reiner Bajo/©Columbia Pictures/courtesy Everett CollectionImages

Le sofferenze del Re Sole

Nel XVII secolo i medici francesi concordarono con il Re Sole Luigi XIV che i denti dovevano essere estratti dalla bocca reale, fintanto che erano sani. Al re vennero estratti così i denti senza anestesia e nel fare ciò gli venne rotta addirittura anche una parte del palato. Da quel momento in poi il re ebbe grandi difficoltà a mangiare e a bere, ma l'importante era che non avesse denti guasti.

Il sapone per i denti

A partire dalla metà del XIX secolo si è utilizzato il sapone per la pulizia dei denti. Per eliminare il sapore di sapone, si aggiungevano menta piperita, mentolo, ma anche zucchero e miele.

Il primo filo interdentale

Un dentista di New Orleans inventò il filo interdentale nel XIX secolo. Inizialmente era ancora in cotone.

La prima pasta

A metà del XIX secolo l'odontoiatra americano Washington Sheffield inventò una prima forma dell'attuale dentifricio. A tal fine utilizzò la glicerina che gli permise per la prima volta di trasformare la polvere dentale in pasta.

Dentifricio in barattolo

Nel 1873 l'azienda Colgate vendette il primo dentifricio prodotto in serie, in un barattolo. La maggior parte della gente utilizzava però ancora creme dentifricie che si faceva da sé.

Finalmente il nylon

Per trovare lo spazzolino perfetto si è sperimentato a lungo con peli di animali diversi. Il nylon è stato inventato solo negli anni '50 e si è rivelato il prodotto perfetto per la pulizia dei denti. Tuttavia, questo nuovo spazzolino non era proprio a buon mercato, poiché all'inizio il nylon non poteva essere prodotto industrialmente.

Quello elettrico

Lo spazzolino elettrico è stato inventato negli Stati Uniti nel 1939, ma è diventato popolare solo negli anni '60, quando è stato possibile produrlo su scala industriale.

Cure dentali per ogni esigenza

Nel XX secolo il mercato ha sviluppato sempre più dentifrici per soddisfare le diverse esigenze della clientela, quindi per sbiancare i denti, per combattere i disturbi gengivali o per i denti sensibili. La Migros ha lanciato la propria marca Candida nel 1949.

E oggi?

Anche nel nostro secolo il viaggio continua. Oggi esistono spazzolini elettrici a ultrasuoni, con sensori di pressione o connessione Bluetooth a un'app che analizza il processo di pulizia.

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