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Sempre più piante alloctone nelle Alpi
Le specie estranee si stanno diffondendo anche sulle Alpi. In che modo le escursioniste e gli escursionisti possono riconoscere le piante e che cosa devono fare? Una panoramica.
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Rinaturazione
Le golene sono un po’ le foreste pluviali della Svizzera. Tuttavia, il 90% di questi habitat unici nel loro genere è già scomparso. L'esempio del Comune di Bever, nel Canton Grigioni, mostra chiaramente quanto sia importante la rinaturazione. Oltre a Bever, ti presentiamo anche altre quattro mete di gite.
Vengono spesso descritte semplicemente come aree fluviali selvagge, ma esiste anche un nome per designare questi paesaggi plasmati dall’acqua: le golene. «Sono gli habitat più ricchi di specie in Svizzera, si potrebbero definire le nostre foreste pluviali», spiega Urs Tester, capo del Dipartimento Biotopi e specie di Pro Natura Svizzera. «Ospitano la metà di tutte le specie vegetali e più dell’80% delle nostre specie animali autoctone.»
Ma dal 1850, circa il 90% delle golene è stato edificato o sfruttato per l’estrazione della ghiaia e oggi le golene figurano sulla lista rossa degli habitat minacciati in Svizzera.
Le golene racchiudono un potenziale ecologico enorme: filtrano l’acqua rendendola potabile, formano un serbatoio di biodiversità, sono aree di svago per le persone e, con un po’ di fortuna, permettono di osservare i martin pescatori, i castori e le bisce d’acqua. Nell’ottica del cambiamento climatico, le golene svolgono anche un’altra importante funzione: «La natura del terreno permette di trattenere l’acqua nel sottosuolo creando un equilibrio tra precipitazioni forti e periodi di siccità; per gli animali costituiscono una rete di percorsi indispensabile per la sopravvivenza», continua Tester.
A Bever, una località dell’Engadina, la gente ha riconosciuto questo potenziale ecologico. Alla ristrutturazione di vecchie dighe per un costo di 700'000 franchi, i 600 abitanti di questo paese hanno preferito la riqualificazione dei 2,3 km di paesaggio fluviale. Costo: 10 milioni di franchi. Il fiume Inn recupera in larghezza, passando da 20 a 210 metri, e in un alternarsi di acque basse e acque profonde crea paesaggi fluviali e banchi di ghiaia sempre nuovi.
«Durante i lavori, le inondazioni si verificavano in media ogni trent’anni» racconta il sindaco Fadri Guidon. La protezione dalle inondazioni ha funzionato perfettamente. Da allora c’è stato un incremento delle popolazioni di temoli e trote, hanno nidificato il corriere piccolo e il piro piro piccolo e sono stati avvistati persino una rara specie di puzzola e il castoro.
Di importanza nazionale, le golene dell’Inn figurano oggi fra le attrazioni turistiche dell’Alta Engadina. Vi si trova un bistrot per rifocillarsi e già a partire dall’estate 2024 esistono delle capanne tematiche con informazioni sulle golene dell’Inn. Guidon spiega inoltre che è prevista la costruzione di un centro visitatori.
In base alla Legge sulla protezione delle acque, la Confederazione copre dal 35 all’80% delle rivitalizzazioni. Il contributo ai costi dipende anche dal valore aggiunto ecologico. Anche i cantoni sono coinvolti. «I progetti sono sovvenzionati anche da fondazioni e organizzazioni», spiega Gregor Thomas, vicecapo della sezione Rivitalizzazione e pesca dell’Ufficio federale dell’ambiente. L’obiettivo è rivitalizzare 4000 km di corsi d’acqua entro il 2090.
«I progressi non sono rapidi come dovrebbero», spiega Thomas. I comuni spesso non erano a conoscenza delle possibilità di sovvenzione e delle risorse per i progetti che richiedono tempi lunghi. «Bisogna coinvolgere molte parti interessate, soprattutto i proprietari di terreni», afferma. Pro Natura ne è consapevole: «Stiamo cercando di risolvere i problemi raggiungendo i comuni», afferma Tester. Ove possibile, i comuni vengono sostenuti con l’acquisto di terreni o con contributi finanziari. Questo per quanto riguarda Bever, che alla fine ha dovuto pagare addirittura meno che per un semplice risanamento della diga.
Nella zona denominata Chly Rhy, vicino a Rietheim, si schiude ai visitatori un numero particolarmente elevato di habitat golenali: golene a legno tenero, banchi di ghiaia, torbiere con orchidee, o i tipici stagni. Il modo migliore per scoprire il Chly Rhy è attraverso un percorso ad anello. La suggestiva torre di osservazione offre una panoramica del paesaggio; un’area picnic con area barbecue e una scorta di legna da ardere invita a una sosta. La golena è perfetta per una gita in famiglia e si può anche combinare con una passeggiata lungo il Reno fino a Coblenza.
Come arrivare: in treno fino a Rietheim. Chly Rhy si raggiunge a piedi in un quarto d’ora seguendo un percorso ben segnalato. L’area dispone di parcheggio.
Per informazioni: pronatura-ag.ch
Il vecchio Aar, il sistema idrografico più lungo della Svizzera, si estende senza interruzione tra Aarberg e Büren. Particolarmente suggestivo è il tratto che va da Lyss (BE) a Dotzigen. Qui la tutela della natura è prioritaria: ecco perché esistono vari sentieri ma mancano le aree picnic e barbecue. Questa zona golenale è particolarmente adatta a chi cerca pace e tranquillità. Con un po’ di fortuna se ne possono anche osservare i tipici abitanti, come il martin pescatore, il tritone crestato, la biscia d’acqua o il castoro. I paesini vicini offrono numerose possibilità di ristoro.
Come arrivare: in treno fino a Lyss o Dotzigen, poi a piedi circa dieci minuti.
Per informazioni: alte-aare.ch
Il Murg-Auen-Park è a Frauenfeld. Giovani e meno giovani si incontrano qui per passeggiare, nuotare e rilassarsi. Le golene sono molto adatte alle famiglie con bambini piccoli, che possono giocare e sguazzare sulle rive del fiume. È presente un’area picnic con braciere per una pausa pranzo prolungata. Un tempo area di addestramento militare, il parco offre oggi un’area ricreativa ed è l’habitat di numerose specie a rischio di estinzione, che trovano rifugio in zone speciali. Nel 2017 al Murg-Auen-Park è stato conferito il Premio Schulthess di Patrimonio Svizzero.
Come arrivare: in treno fino a Frauenfeld, poi cinque minuti a piedi.
Per informazioni: frauenfeld.ch
Il fiume Thur sfocia nel Reno nei pressi di Flaach (ZH). Qui sorge il Centro natura Thurauen, che offre informazioni esaurienti sulla rinaturazione lungo il fiume Thur, il più grande paesaggio golenale dell’Altopiano. Il percorso avventura con parco giochi didattico è un must per le famiglie. L’area golenale dista dal centro 35 minuti di cammino. Il vasto territorio è percorribile in parte su pontili di legno. Piattaforme e capanni di osservazione permettono di scorgere il martin pescatore o il castoro. Vi sono aree ricreative per il barbecue e punti di acqua bassa dove i bambini possono divertirsi a sguazzare.
Come arrivare: autobus (linea 675) per Flaach Ziegelhütte che parte dalla stazione ferroviaria di Henggart o Rafz. Il centro si raggiunge a piedi in 10 minuti. Parcheggi disponibili presso la riserva naturale e il Centro natura.
Per informazioni: naturzentrum-thurauen.ch
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