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David Bosshart nella biblioteca del GDI di Rüschlikon.

Intervista con David Bosshart

«Speriamo in un risultato univoco»

La Fondazione Duttweiler si considera la coscienza morale della Migros. David Bosshart spiega perché la votazione sugli alcolici lo preoccupa.

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Kian Ramezani
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Nik Hunger
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Intervista

Costituendo la Fondazione, Gottlieb e Adele Duttweiler volevano assicurarsi che la Migros rispettasse l'intento dei fondatori anche in futuro. La Fondazione G. e A. Duttweiler si impegna in tal senso ancora oggi. Attualmente si sta chiedendo se la vendita di bevande alcoliche sia compatibile con i valori della Migros. Per la votazione generale prevista la Fondazione ha deciso di accordare la libertà di voto. David Bosshart, presidente del consiglio di fondazione dal 2020, spiega perché.

Alla Migros il divieto di vendere alcolici sta per compiere cent'anni e per molte persone rappresenta un valore importante. La pensa così anche lei?

David Bosshart: Percorrendo la via della democrazia, è possibile cambiare tutto alla Migros. La Fondazione è favorevole, anche se introdurre vino e birra non è così facile come proporre una nuova varietà di formaggio. Il divieto di vendere alcolici è un valore chiave dell'identità Migros, che si è consolidato negli anni…

e che ora si vuole abrogare con una votazione generale.

Prima di eliminare questo valore fondamentale, la Migros dovrebbe spiegare con cosa si intende sostituirlo. Dire ad esempio che grazie al Percento culturale sta già facendo molto per la società è giusto, anche se un po' comodo.

Infatti la Migros, oltre al divieto per gli alcolici, porta avanti anche altri valori importanti.

In realtà la questione non ruota attorno alle bevande alcoliche, ma piuttosto al modo di gestire i nostri valori fondamentali affinché rimangano credibili. Se a giugno alcune cooperative diranno di sì all'introduzione degli alcolici e altre diranno di no, allora la comunità sarà frammentata e danneggeremo il commercio e gli ideali, la solidarietà e la semplicità dell'offerta. Ciò fa parte del nucleo dei valori Migros…

… proprio come l'autonomia delle cooperative. I valori possono anche contraddirsi. 

Per Duttweiler la democrazia non era fine a se stessa, ma serviva a rafforzare sempre la comunità Migros nella sua globalità. Per la votazione generale, la Fondazione avrebbe voluto aggiungere una domanda per chiarire se in caso di maggioranza, ad esempio in cui sei cooperative si dichiarassero a favore della vendita di alcolici, anche le altre quattro sarebbero obbligate a vendere bevande alcoliche. Inversamente anche nel caso di una maggioranza per il no. 

Il consiglio di fondazione stesso ha optato per la libertà di voto. Perché?

Perché nella situazione attuale è la soluzione migliore. I comitati delle cooperative sono stati chiari: prima di tutto la democrazia. Lo rispettiamo, ma speriamo in un risultato univoco.

«Duttweiler riteneva che l'egoismo fosse il male più grande.»

David Bosshart

Cosa direbbe Duttweiler?

Le ipotesi sono tante. Da quanto ha lasciato scritto, è molto probabile che continuerebbe a subordinare tutti gli aspetti a ciò che rafforzerebbe a lungo termine la comunità e le idee della Migros. Duttweiler è stato un grande imprenditore ma anche un grande idealista con una visione chiara e ottimistica dell'uomo. Creò strutture uniche nel suo genere in cui le idee commerciali e non commerciali vengono considerate allo stesso modo. Riteneva che l'egoismo fosse il male più grande. Le grandi sfide si risolvono solo tutti insieme. Nei momenti decisivi la Migros è sempre una sola.

Si è riferito più volte alla comunità. 

Perché la Fondazione la considera il valore principale della Migros. Dutti ha sollevato importanti interrogativi, che la Migros continua a porsi e ai quali deve rispondere: cosa differenzia una cooperativa da una società anonima? Cosa significa partecipazione, sia dal punto di vista ideologico che materiale? Come mirare alla semplicità e agire in modo radicale e orientato alla clientela e ai collaboratori? Oggi come ieri, la gente in Svizzera pretende molto di più dalla Migros che dalla concorrenza. Va bene così e dobbiamo perseverare. Sarebbe triste cedere e rallentare per poi rendersi conto un giorno che non siamo più inconfondibili.

Nei mesi scorsi la gente è venuta da lei chiedendole di parlare di questa votazione generale? 

Sì. Le opinioni sono molto contrastanti. Quando recentemente ho tenuto un discorso alla Scuola alberghiera di Losanna, uno studente asiatico mi ha chiesto addirittura perché la Migros vuole mettersi a vendere gli alcolici. Nel complesso mi è sembrato che meglio e da più tempo si conosce la Migros, più scettici si è all'introduzione di bevande alcoliche, anche se non per forza con un atteggiamento del tutto negativo. Quasi tutti sembrano comprendere il senso dei prodotti convenience, attualmente in costante aumento.

TLa comunità Migros è indissociabile dalle sue strutture democratiche. Funzionano?

Important ballots such as the present one actually give a good insight into the state of the business. The systems are undoubtedly good, there is plenty of energy and lots of people identify with Migros, especially amongst the membership. We could expand democracy even further in future, as anticipated by Duttweiler. However, before doing so we will have to put a lot of effort into thinking about things and convincing people. It’s great for the cooperative to have a long-term outlook. However, we should always also set ambitious and binding targets. And let us not forget that if the cooperative is weakened then democracy will also become weaker. History teaches us that democracies can sometimes vote themselves out of existence. The Migros community is strong, but we also have to nurture it.

La Fondazione Duttweiler deve tutelare i valori dei fondatori. Lei è presidente del consiglio di fondazione dal 2020. Si sente una sorta di "custode del Santo Graal"?

Dobbiamo per natura essere severi e non cedere a ogni spirito del tempo. Ma non siamo neppure fondamentalisti e lottiamo avanzando le nostre argomentazioni. La Fondazione non fa del moralismo, ma svolge un compito morale. Prende posizione sulle questioni importanti e fornisce di continuo il suo contributo a diversi comitati Migros. È un compito bello e responsabile, che richiede tanta passione, nervi saldi e anche coraggio.

La ascoltano?

(sorride) Ci ascoltano, ma solo se trasmettiamo messaggi chiari e non alziamo la voce.

David Bosshart (63) è presidente della Fondazione Gottlieb e Adele Duttweiler. Dal 1999 fino a fine 2020 ha diretto il Gottlieb Duttweiler Institut (GDI) per le questioni di politica economica e sociale di Rüschlikon ZH. Laureato in economia e in filosofia, è autore di numerose pubblicazioni e relatore molto richiesto. Ha una figlia adulta e vive con la moglie a Rüschlikon.

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