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14 domande a un macellaio
Marco Eisenlohr, impiegato alla Micarna, spiega cosa ama del suo lavoro e i pregiudizi contro cui deve combattere.
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Che potere hanno le erbe? Quali aiutano per quali malattie e quando invece sono pericolose? Lo spiega l'erborista Nelly Richina.
Perlomeno per curare tanti problemi! Le erbe medicinali hanno davvero molte virtù. Non aiutano solo in caso di disturbi come raffreddore, affezioni cutanee o disturbi digestivi. Sono utili anche per curare malattie gravi e sofferenze psichiche, e a volte anche tutto insieme.
La lavanda cura tanti mali. Molti studi dimostrano che l'assunzione di olio di lavanda svolge un effetto ansiolitico. È quindi un ottimo antidoto contro l'ansia e l'agitazione. L'olio applicato invece sulle punture d'insetti allevia il dolore o il prurito.
Ho imparato nel giardino della mia infanzia. La mia nonna coltivava erbe e verdure di ogni genere e mi ha insegnato presto l'uso benefico delle diverse piante. Se avevo il raffreddore, bevevo sciroppo di fiori di sambuco fino a star male (ride).
Spesso le erbe medicinali contengono una vasta gamma di componenti che insieme sono particolarmente efficaci. Mio padre curava la gotta con l'artiglio del diavolo. Il principio attivo principale di questa pianta svolge un effetto antinfiammatorio e nel contempo l'artiglio del diavolo stimola il metabolismo aiutando così a eliminare le sostanze nocive dalle articolazioni.
Non per tutte. I fiori dell'olmaria sono leggermente dolci e ricordano il sapore del miele. Si gustano sotto forma di tisana e aiutano a contrastare i sintomi della febbre. Anche le radici del dente di leone sono dolciastre. In linea di principio però le sostanze amare sono utili.
Perché hanno un effetto antibatterico e antinfiammatorio, come ad esempio l'assenzio maggiore dal sapore amaro, utile per i disturbi gastrointestinali. Le piante contenenti sostanze amare favoriscono inoltre la digestione e stimolano il fegato e la cistifellea.
Le erbe medicinali possono aiutare a risolvere contemporaneamente diversi disturbi. La radice di altea viene utilizzata ad esempio per curare l'irritazione delle mucose del cavo orale e della gola e quindi anche la conseguente tosse secca. Questa pianta può contribuire ad alleviare gli effetti collaterali della chemioterapia. Un altro vantaggio è quello della somministrazione: le erbe sotto forma di tisane o gocce sono una buona alternativa alle compresse quando, soprattutto in età avanzata, si ha difficoltà a deglutire. Spesso i prodotti vegetali sono pure meglio tollerati.
Le erbe medicinali hanno generalmente meno effetti collaterali rispetto ai farmaci contenenti principi attivi chimici. I loro numerosi componenti interagiscono delicatamente nel corpo bilanciandosi a vicenda. I farmaci a base di erbe devono soddisfare i requisiti di qualità previsti dalla legge sui medicamenti.
No, anche loro possono avere effetti collaterali indesiderati o essere tossici. Alcune erbe possono addirittura provocare assuefazione. Le foglie di senna non dovrebbero quindi essere assunte per lunghi periodi per curare la stitichezza.
In linea di principio sì, ma penso che vi sia ancora molto potenziale in ginecologia e pediatria. Penso ad esempio all'achillea e all'alchemilla contro i dolori mestruali. Oppure al biancospino, utile in caso di disturbi cardiaci nervosi passeggeri, come ad esempio le palpitazioni in menopausa.
Se i bambini sono irrequieti, consiglio l'uso esterno di olio di lavanda. Anche la passiflora e il papavero della California svolgono un'azione calmante favorendo il sonno. Gli oli essenziali di angelica sono ideali nella stagione fredda.
In alcuni casi si deve usare cautela, ad esempio quando si assumono anche altri farmaci. Con alcune erbe medicinali sussiste il rischio di interazioni indesiderate. Chi ad esempio assume farmaci che inibiscono il sistema immunitario, deve stare alla larga dall'iperico, anche se è una pianta apprezzata per l'effetto rilassante e antidepressivo. In questi casi gli esperti possono consigliare delle alternative.
Guarigione e sollievo in modo dolce e naturale, con una migliore tolleranza rispetto ai farmaci tradizionali e un occhio attento al benessere. Molti oli essenziali non devono neppure essere ingeriti. Basta versarne alcune gocce su un panno e inalarne i vapori.
Accanto all'echinacea, è di gran moda l'eleuterococco come ricostituente in caso di stanchezza fisica e mentale. Dopo le vacanze scolastiche aumenta anche l'interesse per le piante delle regioni visitate, come ad esempio il sommacco il cui sapore assomiglia a quello del limone. Nel mondo arabo questa pianta viene usata come spezia da tavola ed è utile per combattere i problemi digestivi.
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Sicuramente! La maggior parte delle piante è ancora in larga misura inesplorata. Vengono fatte sempre nuove scoperte anche su piante medicinali già conosciute. Numerosi rapporti di ricerca indicano che il cardo mariano e la silibinina sono efficaci per il diabete di tipo 2. Oppure anche che l'erba di San Giovanni potrebbe aiutare a combattere l'Alzheimer.
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