Riciclaggio
Cosa non devi riciclare
Il cartone può essere riciclato, certamente, ma non tutti i tipi. Scopri con noi cosa si può riciclare e cosa no.
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M-Check
Quanto sono ecologici i materiali di un prodotto e quanto possono essere reimmessi in circolo? Grazie a due nuove dimensioni di M-Check, ora è possibile scoprirlo anche per l'assortimento di casalinghi della Migros. Ad esempio per le padelle.
Esistono numerosi tipi di padelle: padelle per arrostire, casseruole, wok, bistecchiere e altre ancora. Lo stesso vale per i materiali utilizzati: ferro, alluminio, ghisa, rame o acciaio inox. I manici sono spesso realizzati in un materiale diverso come il legno o la plastica. Sono inoltre presenti viti ed eventuali rivestimenti.
Il corpo della padella e il rivestimento. Il corpo è costituito principalmente da metallo, una materia prima naturale non rinnovabile, estratta dal sottosuolo. L'estrazione dei minerali può provocare disboscamenti e la perdita dell'habitat di animali e piante. L'alluminio, per esempio, viene estratto da un minerale chiamato bauxite. La quantità di energia consumata per il processo di produzione è notevole.
Per quanto riguarda il rivestimento, molte padelle hanno un rivestimento antiaderente per evitare che i cibi si brucino e per ridurre i grassi utilizzati per la cottura. Il rivestimento in materia sintetica PTFE, meglio conosciuto con il nome di Teflon, è efficace, ma il suo grande svantaggio consiste nel fatto che non è riciclabile né biodegradabile. «Se si desidera rispettare l'ambiente bisogna fare come la maggior parte dei professionisti della cucina e scegliere una padella senza rivestimento. Se invece si vuole a tutti i costi un rivestimento, il rivestimento in ceramica è l'alternativa più ecologica al Teflon», afferma Damian Oettli, responsabile del settore Consumi ed economia del WWF.
Circolarità: una padella è tanto più sostenibile quanto più riciclabili sono i suoi materiali. Se sono riciclabili, i materiali rimangono infatti potenzialmente in circolazione e si possono così risparmiare materie prime, energia ed emissioni. Le padelle «Star» (vedi riquadro) soddisfano pienamente questo requisito. Sono ad esempio composte da alluminio riciclato al 100%. Damian Oettli del WWF afferma: «Una padella con un elevato contenuto di materiale riciclato è la scelta migliore in termini di sostenibilità. L'alluminio riciclato, ad esempio, consuma solo il 5% dell'energia altrimenti necessaria per realizzare un prodotto a partire da nuove materie prime».
Prodotto privo di sostanze nocive. Per poter essere reinserito in un'economia circolare, un prodotto non deve contenere sostanze problematiche, che altrimenti verrebbero anch'esse riciclate. Al fine di ottenere una migliore valutazione M-Check per la serie di padelle «Star», la struttura chimica del rivestimento in ceramica è stata adattata, permettendo un riciclaggio che non compromette la qualità della materia prima.
Smaltirli correttamente. In Svizzera lo smaltimento è regolamentato a livello comunale. Le padelle in acciaio inox, alluminio o ferro possono essere smaltite con i piccoli prodotti in metallo presso i punti di raccolta differenziata, mentre le padelle più grandi vanno portate nei centri di riciclaggio, indipendentemente dal fatto che siano rivestite o meno. Se possibile, i manici in plastica andrebbero prima separati e smaltiti con i rifiuti domestici. I coperchi di vetro non si smaltiscono con le bottiglie in vetro, ma devono essere consegnati al centro di riciclaggio.
Attualmente sono poche le padelle antiaderenti riciclabili. «I rottami metallici raccolti vengono fusi insieme a casaccio, ottenendo un materiale di bassa qualità. Inoltre, il tasso di smaltimento è basso, perché la consegna al punto di raccolta non rientra nella routine quotidiana di molte persone. È assolutamente necessario intervenire per modificare queste abitudini», dice Oettli.
Consiglio: riparare invece di buttare via. La start-up svizzera Repan ripara le padelle rivestite di Teflon, pulisce le padelle in acciaio inox bruciate e fissa i manici allentati.
Una cura adeguata influisce sulla durata delle pentole e delle padelle. Si dovrebbero inoltre utilizzare mestoli e palette di legno o di plastica per non graffiare il rivestimento. Non si deve mai tagliare nulla direttamente nella padella con un coltello.
Le padelle rivestite e le casseruole in ghisa non devono essere lavate in lavastoviglie. I detersivi concentrati e i lunghi cicli di lavaggio mettono infatti a dura prova i materiali utilizzati, e il rivestimento antiaderente perde più rapidamente le sue proprietà. Per pulire la padella delicatamente senza graffiare il rivestimento è preferibile utilizzare una spugna morbida o un panno, meglio ancora se senza detersivo. Consiglio: versare un po' di detergente sgrassante su una spazzola, passarlo sulla padella e lasciarlo agire per qualche minuto. Risciacquare quindi con acqua.
Per una padella non rivestita o in ghisa si può utilizzare del sale mescolato con un po' di olio da cucina. Riscaldare lentamente la padella. Non appena il sale assume una colorazione giallo-marrone, sciacquare la padella con acqua.
In caso di incrostazioni: spargere un po' di detersivo per piatti sui residui di cibo e aggiungere un po' d'acqua fino a formare una specie di amalgama. A questo punto è necessario portare pazienza: più tempo gli si dà per agire, meglio si dissolveranno le incrostazioni.
Sai cosa può andare nel bidone? Con i nostri consigli e le nostre astuzie riciclare è facile e ti consente di risparmiare tanti rifiuti.