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Welttheater Einsiedeln edizione 2013

Percento culturale

Un intero paese va in scena

Dall'11 giugno torna l'appuntamento con il leggendario "Teatro del mondo". Centinaia di dilettanti portano in scena quest'opera monumentale. Visita a una comunità in fermento.

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Michael West
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Weltheatergesellschaft Einsiedeln
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Poco fa il sole, mentre adesso nuvole grigio-nere si addensano su Einsiedeln. Ma i capricci del tempo non fermano Dave Leuthold e Klaus Annen, impegnati a lavorare con martelli, spessi chiodi e frese per erigere, ai piedi dei due campanili dell'abbazia, un ingegnoso palco di legno a gradoni con ad esempio vani in cui nascondere le macchine per la nebbia. Premendo un pulsante, il palcoscenico può sputare fiamme: a tal fine viene incendiato il polline facilmente infiammabile della pianta di licopodio, conosciuta anche come erba strega.

Dave Leuthold e Klaus Annen fanno parte della squadra che sta lavorando alle fondamenta del "Teatro del mondo": stanno costruendo il pavimento su cui dall'11 giugno sarà inscenata parti quest'opera spettacolare. Leuthold (66 anni) è uno scenografo professionista addetto al coordinamento dei lavori nella Klosterplatz. Annen (69 anni), informatico ora in pensione, è uno dei circa 500 volontari, attori e attrici che rendono possibile mettere in scena il "Teatro del mondo".

"Non sono un residente di lunga data, vivo a Einsiedeln solo da otto anni", racconta Annen. "Ma il Teatro del Mondo mi ha sedotto. In molti mi hanno chiesto se mi sarebbe piaciuto partecipare. L'atmosfera che si respira in paese all'avvicinarsi della prima è entusiasmante: tutti fanno squadra per lo straordinario evento".

Il "Teatro del Mondo" compie 100 anni

Il grande giorno tanto atteso è l'11 giugno, quando il "Teatro del Mondo" alzerà il sipario per la 17a première a cento anni dalla prima rappresentazione. Quest'estate però non andrà più in scena la forma drammatica del mistero del poeta barocco Calderón, rappresentato a Einsiedeln fino all'inizio del nuovo millennio, ma una storia completamente rivisitata da Lukas Bärfuss con un solo personaggio principale, una donna di nome Emanuela. Nata come semplice contadina, diventa ricca e potente e ascende addirittura a un sommo trono, ma dovrà imparare a sue spese che nulla al mondo è duraturo, nemmeno un regno.

Emanuela è interpretata da una donna diversa in ogni fase della sua vita. Una di loro è Rita Noser, 60 anni, che lavora come assistente di farmacia in una farmacia di Einsiedeln. Adesso, dopo otto ore dietro al bancone passate a consigliare compresse per il mal di gola e tisane a clienti colpiti da malattie da raffreddamento, si sta preparando per lo spettacolo nella sala prove del "Teatro del Mondo", in un centro sportivo. Immersa in uno spesso copione ripete più volte la parte che dovrà recitare per memorizzarla.

Un forte legame con il pubblico

La Noser è una veterana del "Teatro del Mondo": vi ha già partecipato nel 1981, nel 2000, nel 2007 e nel 2013. Nelle edizioni precedenti ha per esempio interpretato una semplice commessa o la moglie di un potente presidente. "È sempre affascinante il forte legame che si crea con il pubblico", afferma l'attrice. "A volte durante lo spettacolo si sono scatenati acquazzoni improvvisi. Ma, nonostante la tribuna fosse senza tettoia, quasi tutti gli spettatori sono rimasti, quasi a supportarci con la loro presenza a dispetto del tempo".

A volte il "Teatro del Mondo" fa parte della storia di una vita, come nel caso della Noser, altre volte è una tradizione di famiglia. È il caso della studentessa Leonie Lang (15 anni) e di sua madre Rita (40 anni), insegnante alla scuola media di Einsiedeln. Leonie e Rita stanno provando i vestiti nell'atelier dei costumi, adiacente alla sala prove: indossano abiti neri e stracciati davanti a uno specchio, perché nello spettacolo interpreteranno delle senzatetto; in una scena, la madre interpreta anche un'agguerrita poliziotta con casco d'acciaio e passamontagna.

"Già un mio nonno e un bisnonno avevano recitato nel Teatro del Mondo", racconta Leonie Lang. "Mia madre non ha avuto bisogno di convincermi: ero comunque decisa a partecipare anche stavolta". L'adolescente è affascinata da come l'enorme produzione stia man mano prendendo forma. Non vede l'ora di fare la prima prova sul palcoscenico vero la sera successiva.

Già nell'atelier dei costumi si può intuire quanto sarà travolgente e colorato lo spettacolo: innumerevoli cappelli pendono da una giungla di stendini e c'è una fila infinita di scarpe e stivali.

La scenografa professionista Anna Maria Glaudemans (65 anni) ha disegnato tutti i 350 costumi. Cerca di utilizzare soprattutto tessuti usati, perché "hanno una patina speciale e sembrano vivi", ritiene la nota sceneggiatrice. Tuttavia, la sua visione non potrebbe prendere forma se non fosse per le 23 appassionate sarte di Einsiedeln che si alternano qui.

Una febbrile caccia agli oggetti di scena

Anche la trovarobe Désirée Knüsel (37 anni) fornisce un contributo indispensabile. Normalmente gestisce un laboratorio di tappezzeria nel paese e rimette a nuovo vecchi divani. Adesso è alla ricerca delle cose più improbabili che devono essere disponibili nel teatro. La collezione di oggetti di scena comprende già una serie di carrozzine retrò e una bara nera come la pece. "Faccio molte ricerche online e cerco materiali, oggetti e specialisti adatti. Anche il Teatro del Mondo e Anna Maria hanno un grande fondo dove riutilizziamo tante cose e, se necessario, le cambiamo".

Questo è il bello del "Teatro del Mondo": fa emergere nuove passioni, talenti e punti di forza nelle persone coinvolte. Solo così tutti insieme possono portare in scena questa opera monumentale.


Cinque spettacoli teatrali consigliati per quest'estate

Non c'è solo il "Teatro del Mondo". Anche queste cinque rappresentazioni all'aperto meritano:

  • «Da chönnt ja jede cho!» (Chiunque può andarci)

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    L'eroe di questa commedia satirica è Wale Wüthrich di Hinterschnösligen, che crede di poter fare chissà cosa in quanto svizzero benestante, finché non si rende conto che alcuni problemi non possono essere risolti con il denaro.

    Consiglio: sulla montagna di casa di Berna, i bambini possono fare un giro sul trenino mentre i genitori ammirano le imponenti sculture di Ursi e Bernhard Luginbühl.

    Dal 27 giugno al 31 agosto sul Gurten.

    theatergurten.ch

    • «Auf Umwegen in bunten Schuhen» (Per vie traverse in scarpe colorate)

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      Questo spettacolo è tutto dedicato ai viaggiatori alla ricerca della felicità, della ricchezza e della vita eterna. Spesso finiscono in vicoli ciechi.

      Consiglio: l'Oranger Garten nel Park im Grüene merita una visita. Qui puoi sperimentare con tutti i sensi la storia della Migros.

      Il 28 e 29 giugno nel Park im Grüene di Rüschlikon

      theaterauricula.ch

      • «Prometheus – Revolution im Götterreich» (Prometeo – Rivoluzione nel regno degli dei)

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        Sulle rive del lago di Costanza si racconta un'antica leggenda: Prometeo si ribella al dominio degli dei e dona il fuoco all'umanità.

        Consiglio: tra Kreuzlingen e Sciaffusa puoi fare una splendida crociera sul Reno.

        Dall'11 luglio al 7 agosto a Kreuzlingen.

        see-burgtheater.ch

        • «Der Liebestrank» (L'élisir d'amore)

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          Nell'opera di Gaetano Donizetti, l'eroe acquista una bottiglia di liquido magico da un medico ciarlatano per sedurre la sua amata.

          Consiglio: la pinacoteca del castello è molto interessante. È possibile far parlare i personaggi storici premendo semplicemente un tasto.

          Dal 2 al 17 agosto al Castello di Werdenberg.

          liebestrank.ch

          • «Julius Maggi: Ein kräftig gewürztes Freilichtspiel» (Julius Maggi: uno spettacolo all'aperto fortemente speziato)

            Icona per aprire o chiudere

            Questa commedia spiritosa parla dell'inventore del più famoso insaporitore liquido svizzero.

            Consiglio: il ristorante del teatro serve piatti che, ovviamente, sono insaporiti con condimenti Maggi.

            Dal 7 al 31 agosto a Illnau.

            juliusmaggi.ch

            Tutte e cinque le produzioni godono del sostegno del Percento culturale Migros.

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