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Adele Duttweiler

Adele, la gigante silenziosa

Una fotografia in bianco e nero con il ritratto di Adele Duttweiler

Adele Duttweiler: chi era questa donna intelligente e modesta senza la quale alla Migros non si prendeva alcuna decisione, anche ben dopo la morte del marito?

La più grande storia d'amore della Migros inizia con un viaggio in treno del tutto ordinario: Adele Bertschi ha appena 18 anni e viaggia da Horgen a Zurigo per lavoro. Di fronte a lei siede un uomo di quattro anni più anziano. Ha un bel portamento, è ­ben vestito e porta un cappello a tesa larga. Ma la cosa più importante: è completamente ammaliato dal fascino della giovane donna. «Mi guardava tutto il tempo con gli occhi spalancati, ma non mi piaceva molto: ero ancora una bambina», raccontò anni dopo Adele al suo biografo Alfred A. Hänsler a proposito del suo primo incontro con Gottlieb Duttweiler. Questo viaggio in treno segnò l’inizio di una storia d'amore durata quasi 50 anni, da cui non nacquero figli, ma da cui nacque una grande azienda che ancora oggi porta il DNA di Adele e Dutti.

Una fotografia in bianco e nero della giovane Adele Duttweiler in abito da sera.
La giovane Adele Duttweiler (1915-1925 circa) in abito da sera. © Archivo FCM

Dutti continua a corteggiare Adele

Ma per poco tutto questo stava per non succedere. Perché Adele è timida e non si lascia impressionare nemmeno dalle ­gite in barca a vela sul lago di Zurigo (senza vento) e da Dutti a cavallo (noleggiato). Pensava che il suo comportamento fosse sciocco, come scrive il biografo di Gottlieb, Curt Riess. Un motivo in più per Dutti per corteggiarla. Dopo tutto, già la prima sera aveva detto alla madre che avrebbe sposato questa donna. Nel 1913, i due effettivamente si sposano nella ­città natale di Adele, Horgen.

Una fotografia in bianco e nero di Gottlieb e Adele Duttweiler, scattata tra il 1912 e il 1915.
Novelli sposi: Gottlieb e Adele Duttweiler, in una foto scattata fra il 1912 e il 1915. © Archivo FCM

Una persona tranquilla e incorruttibile

La modestia e la natura incorruttibile di Adele rimangono il suo marchio di fabbrica. La «Grande dama» della Migros è una persona minuta e tranquilla che riesce sempre a imporsi con chiarezza e umorismo accanto al «gigante rumoroso», Dutti. Lui gliene sarà grato per tutta la vita. «Sono stato incredibilmente fortunato a trovare Adele», dice con affetto in un documento audio. «A volte ammirava l’uomo d'azione, altre volte sorrideva al bambino che vive in lui.»

Adele è l’esatto contrario del marito, rumoroso e spesso litigioso. E si oppone con coraggio a coloro che lo etichettano come un solitario: «E non era nemmeno così solo e solitario: aveva me al suo fianco». È lei che apre le lettere minatorie e risponde alle telefonate anonime quando Dutti e la sua Migros scuotono il commercio alimentare. Ed è sempre lei a vedere gli pneumatici forati dei furgoni di vendita e la rabbia del marito. Riscalda innumerevoli pasti e lo aspetta per notti intere perché il marito si dimentica del tempo e della fame.

Quando nel 1982 lo Schweizer Frauenblatt le chiede cosa significhi per lei il matrimonio, risponde prontamente: «Cameratismo». E non si tratta solo di civetteria quando dice: «La Migros non sarebbe stata fondata senza di me».

Gottlieb e Adele Duttweiler seduti su un muretto sul lago di Zurigo.
Gottlieb e Adele Duttweiler a casa loro a Rüschlikon sul lago di Zurigo fra il 1945 e il 1955. © Archivo FCM

Resta dietro le quinte anche dopo la morte di Dutti

Senza la sua Adele, che non si è mai preoccupata del lusso, Dutti non avrebbe saputo esattamente cosa volevano le casalinghe. Anche quando Dutti non c'è più, lei continua a essere presente dietro le quinte. Nei quasi 30 anni in cui è sopravvissuta al marito, ha rilasciato pochissime interviste, non ha mai tenuto un discorso e non ha mai scritto un articolo. Ma le piace parlare con le persone ed è in grado di capirle meglio di quanto facesse il marito. Il fatto che la Migros debba essere al servizio del popolo e non solo del profitto è un principio che probabilmente Dutti non ha ideato da solo. A lei va il merito di aver fatto sì che la Migros continuasse a espandere il proprio impegno sociale.

Adele e Gottlieb Duttweiler nel marzo del 1960 a braccetto in una fotografia a colori.
Adele e Gottlieb Duttweiler nel marzo del 1960. © Archivo FCM

La coscienza della Migros

Non è stato certo facile essere la moglie di quest'uomo energico e spesso imprevedibile, ma nessuno ha mai sentito Adele Duttweiler lamentarsi del suo ruolo. Non era la moglie trascurata nella villa sul lago di Zurigo, era la sua consigliera e la sua critica. Viene spesso definita la «coscienza della Migros». La ragione di ciò si trova nella nona delle 15 tesi di Adele e Gottlieb Duttweiler.

Se il fondatore non può più rispondere, allora ci si rivolga alla cofondatrice, la signora Adele Duttweiler, per avere consigli su questioni importanti. In lei sono racchiusi la volontà e lo spirito di Gottlieb nel modo più chiaro e benevolo.

Numero 9 delle 15 tesi per la Migros di Adele e Gottlieb Duttweiler

Una presenza silenziosa fino alla sua morte

I dirigenti della Migros si attengono a queste istruzioni fino alla morte di Adele nel 1990. Adele Duttweiler è regolarmente presente nella sede centrale della FCM a Zurigo. Era bravissima ad ascoltare­, dicono i responsabili dell’epoca, e la sua memoria ­era straordinaria. La Migros si occupa anche della vedova di Dutti. È documentato, infatti, che gli apprendisti andassero a fare la spesa per lei una volta alla settimana e che lei fornisse la lista della spesa al telefono.

Una fotografia in bianco e nero di Adele Duttweiler al suo 95° compleanno
Adele Duttweiler al suo 95° compleanno. © Archivo FCM

È come se la famiglia Migros ­avesse perso la propria madre.

Pierre Arnold, ex direttore della Migros

Quando morì all'età di 97 anni, l'allora direttore della Migros Pierre Arnold scrisse: «È stata Adele Duttweiler a darmi coraggio, consigli e sostegno nei momenti difficili. È come se la famiglia Migros avesse ­perso la propria madre». Questa donna era una gigante silenziosa anche senza Dutti; senza di lei, probabilmente lui non sarebbe mai diventato così grande.


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