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Un impianto di irrigazione in un campo spruzza acqua sulle piante.

Sostenibilità

Quali ortaggi richiedono più acqua per la coltivazione?

Quanta acqua consumiamo al giorno? Quanti litri d'acqua usiamo tirando lo sciacquone? E di quanta acqua hanno bisogno le carote e gli altri ortaggi? 7 fatti sull'acqua da sapere.

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Nina Huber e Jörg Marquardt
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Getty Images
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1. Per produrre un chilo di mandorle occorrono fino a 15'000 litri d'acqua

Ecco alcuni alimenti che richiedono molta acqua: mandorle (fino a 15'000 l/kg), soia (1800 l/kg), avocado (fino a 1500 l/kg) e asparagi (1400 l/kg). Ne richiedono invece meno le mele (700 l/kg), i cetrioli (350 l/kg) e ancora meno le carote (130 l/kg). Le patate per contro necessitano del doppio di acqua rispetto alle carote. E allora non dovremmo più coltivare le patate? "Non esageriamo", afferma Christian Stamm, vicedirettore dell'istituto Eawag di Dübendorf per la ricerca sulle acque. Bisogna puntare su sistemi di irrigazione a risparmio idrico e, laddove opportuno, su varietà e colture che richiedono poca acqua, per esempio le lenticchie. Il cambiamento climatico offre anche opportunità per la coltivazione di nuove varietà in Svizzera.

Barbabietola, aglio e rafano richiedono talmente poca acqua, che normalmente si possono coltivare nel proprio orto senza nemmeno innaffiarli. Più il rafano è secco e più il suo sapore diventa pungente.


2. Consumiamo ogni giorno più acqua di un albero grande

Ogni giorno in Svizzera vengono consumati 300 litri d'acqua pro capite, tenuto conto anche della percentuale da imputare ad agricoltura e industria. Con 40 litri al giorno per persona, lo sciacquone del bagno è ciò che incide maggiormente sul consumo idrico domestico. Se includiamo anche il consumo d'acqua relativo ai beni importati (frutta, verdura, magliette, ecc.), arriviamo a oltre 4000 litri al giorno, che equivalgono a un piccolo stagno. A una latifoglia invece bastano 250 litri d'acqua in una giornata estiva.


3. I nostri laghi e fiumi sono più puliti di un tempo

Possiamo nuotare nelle nostre acque senza timori. "Ma non è sempre stato così. Fino a 50 anni fa, la balneazione era vietata in molti corsi d'acqua, perché venivano scaricate acque reflue non trattate" afferma Christian Stamm. I detersivi e la sovraconcimazione del suolo hanno causato un aumento della concentrazione di fosforo nei fiumi e nei laghi, il che ha favorito la crescita delle alghe, ovvero cibo per alcune specie di pesci che di conseguenza si sono moltiplicate rapidamente. Altre specie invece sono scomparse a causa della mancanza di ossigeno nelle acque più profonde dei laghi. Grazie agli impianti di trattamento delle acque reflue e alle normative agricole, oggi i corsi d'acqua presentano una concentrazione di fosforo inferiore. La biodiversità è di nuovo in aumento.


4. Meglio non bere dal ruscello di montagna

La nostra acqua potabile è composta all'80% da acque sotterranee e sorgive e al 20% da acque lacustri e fluviali. In Svizzera puoi dissetarti senza timori bevendo da qualsiasi fontana che non riporti esplicitamente il cartello "Acqua non potabile", ma dovresti rinunciare a bere dai freschi ruscelli di montagna perché potrebbero contenere tracce di sterco di mucche o pecore che trascorrono l'estate sugli alpeggi.


5. Gestiamo 701 centrali idroelettriche

Ogni goccia d'acqua che lascia la Svizzera attraverso il Reno è passata in una turbina da dodici a quattordici volte. L'energia idroelettrica costituisce il 58% dell'elettricità prodotta a livello nazionale. Attualmente sono in funzione 701 centrali idroelettriche. Purtroppo però c'è anche il rovescio della medaglia. "Non abbiamo quasi più corsi d'acqua liberi. Questo uso intensivo dell'energia idroelettrica va a scapito della biodiversità" continua Christian Stamm.


6. La rinaturalizzazione dei fiumi ci protegge dalle inondazioni

"Il raddrizzamento dei fiumi ha causato la perdita di habitat preziosi, con conseguenze drastiche per la biodiversità naturale", spiega Christian Stamm. Rinaturalizzando i fiumi, creiamo pianure alluvionali naturali che possono attenuare le inondazioni estreme e mitigare i danni. Allo stesso tempo, le precipitazioni possono essere meglio immagazzinate nel suolo, una misura preventiva contro i periodi di siccità. Per lo stesso motivo, è importante che il terreno non venga edificato o asfaltato ovunque. La Migros si adopera affinché quante più aree possibili degli immobili e dei complessi residenziali di proprietà della Cassa Pensioni Migros vengano dissigillate e lasciate alla natura.


7. La Svizzera ha 22'000 fontane pubbliche

In Svizzera ci sono 22'000 fontane pubbliche. Nonostante la superficie otto volte superiore, la Germania ha solo circa 1300 fontane. A proposito, nella maggior parte delle fontane è consentito fare il bagno. Mentre a Basilea o a Winterthur fa quasi parte del panorama estivo, a Berna questa pratica è meno diffusa. A Lucerna vige il divieto assoluto di sguazzare nelle fontane.

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