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A Natale, l’abete sempreverde decora quasi tutti i salotti svizzeri. Ma questi alberi sono verdi anche dal punto di vista ecologico? Le risposte sorprendono positivamente.
Verdi lo sono tutti: gli abeti coltivati provenienti dai boschi locali, l’albero di Natale importato, l’albero artificiale o l’abete in vaso. Il verde, infatti, è all’origine dell’usanza dell’albero di Natale. Le conifere mantengono il loro fogliame anche in inverno, per questo già i Romani vedevano nel verde un simbolo di vitalità e vigore. Tuttavia, gli abeti vennero utilizzati come alberi di Natale in salotto solo a partire dal Medioevo.
Tra poco riparte la caccia all’alberello più bello. L’abete del Caucaso è quello più usato. È disponibile anche in vaso e dopo le feste può tornare al vivaio. In alternativa si opta per l’albero di plastica che nella Svizzera francese e in Ticino viene preferito a quello vero. Alla Migros trovi una vasta scelta di alberi artificiali.
Il motivo per cui molti clienti sono titubanti nell’acquistare l’albero di Natale sta proprio nel fatto che, una volta esaurito lo scopo di creare un’atmosfera festosa nel rispetto della tradizione, questo prodotto naturale coltivato debba essere smaltito dopo un breve periodo. Le persone sono preoccupate per la sostenibilità.
Effettivamente vale la pena dare un’occhiata al bilancio ecologico dei diversi alberi di Natale. Ma c’è qualcosa che si può dire già da ora: gli alberi di Natale sono più verdi di quanto si pensi. Le piante delle piantagioni svizzere di alberi di Natale assorbono su un ettaro circa 145 tonnellate di CO₂ in un periodo di crescita di dieci anni e producono allo stesso tempo circa 105 tonnellate di ossigeno. Inoltre, le piantagioni di alberi forniscono un importante habitat per gli animali.
Per quanto riguarda l’impronta di CO₂ le vie di trasporto giocano un ruolo importante. A questo proposito l’albero di Natale svizzero ottiene risultati migliori rispetto all’albero d’importazione. Le direttive di coltivazione della Migros, che vende sia alberi svizzeri che abeti importati dalla Danimarca, sanciscono una gestione responsabile dell'ambiente, come spiega Mirjam Sacchelli, esperta di sostenibilità presso la Federazione delle cooperative Migros.
Naturalmente gli abeti coltivati provenienti dai boschi hanno il bilancio ambientale migliore, come ha dimostrato la società di consulenza ambientale ESU-Services in una ricerca del 2019. Questo perché le disposizioni di legge vietano l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi.
Gli alberi di Natale svizzeri crescono su piccole coltivazioni che richiedono poche sostanze coadiuvanti. Inoltre percorrono tragitti brevi e non vanno quindi stoccati temporaneamente nelle celle frigorifere. Gli alberi di Natale recanti il marchio Migros «Dalla regione, per la regione» sottostanno anche alle severe linee guida ambientali di IG Suisse Christbaum che comprendono la salvaguardia delle risorse del terreno, dell’acqua, dell’aria e della biodiversità.
Nel caso degli alberi in vaso a noleggio influiscono il trasporto e l’acclimatazione. In un periodo di cinque anni, più o meno il tempo in cui si può noleggiare l’abete in vaso, l’impatto ambientale complessivo è paragonabile a quello di un albero svizzero tagliato alla base.
Gli alberi importati provengono spesso dalla Danimarca, dalla Germania e dai Paesi Bassi e ottengono dei risultati leggermente peggiori in termini di bilancio ambientale a causa dei metodi di coltivazione intensiva, delle normative ambientali meno severe e dei tragitti più lunghi per il trasporto. Gli alberi di Natale della Migros provenienti dalla Danimarca sono certificati GlobalGAP. Nelle disposizioni viene anche disciplinato l’uso responsabile di fertilizzanti e pesticidi.
Sorprendente è il bilancio degli alberi in plastica: se l’albero di Natale in plastica non pesa più di due chilogrammi e viene messo in salotto per almeno cinque anni, la sua impronta di CO₂ è paragonabile a quella degli alberi coltivati. C’è da dire che in questo caso sono stati presi in considerazione solo il bilancio ambientale diretto dell’abete in plastica ma non gli altri aspetti come le condizioni di lavoro.
A proposito: il ciclo degli alberi prosegue anche dopo il periodo natalizio. Gli alberi invenduti diventano spesso foraggio per gli animali. Gli alberi di Natale usati dalle famiglie vengono di sovente trasformati in biogas o finiscono nell’inceneritore a causa di eventuali residui di candele o decorazioni.
Pubblicato il 06.12.2023, aggiornato il 02.12.2024
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