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Piatto party con verdure e hummus con semi di girasole

Sostenibilità

Cosa mangeremo nel domani

Ecco alcuni degli alimenti che ci nutriranno in futuro, tutti caratterizzati da alto valore nutrizionale e coltivazione sostenibile.

Testo
Nina Huber, Dinah Leuenberger
Immagine
Migusto/Ornella Cacace
Data
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Consiglio

Grano saraceno

Il grano saraceno è uno pseudocereale che può essere utilizzato come un vero e proprio cereale, ad esempio per la preparazione di pancake, adatti anche alle persone con intolleranza al glutine. La ricetta dei pancake di grano saraceno la trovi qui.

Edamame

La soia deve il suo successo nelle cucine occidentali soprattutto ai vegetariani e ai vegani. In Asia però, sua patria d’origine, è da migliaia di anni la principale fonte di proteine per miliardi di persone. Come tutti i fagioli, la soia è velenosa da cruda e viene quindi trasformata. Il prodotto più conosciuto è il tofu, ottenuto dal latte di soia. Anche gli edamame, ovvero i fagioli di soia raccolti verdi e acerbi e poi cotti, sono molto diffusi e apprezzati e possono essere gustati come snack conditi con un po' di sale marino.

Cavolo riccio

Ecco come preparare chips di cavolo riccio davvero croccanti: per 250 grammi di cavolo riccio sono sufficienti 3 cucchiai di olio e un po' di fleur de sel. Distribuiscili uniformemente in una ciotola con coperchio o in un sacchetto di plastica, quindi agita energicamente. Disponi le foglie su una teglia e cuocile nel forno ventilato preriscaldato a 120 °C per 20 minuti. Consiglio: inserisci un mestolo nello sportello del forno per evitare che le foglie brucino. Qui trovi la ricetta.

Canapa

La versatilità della canapa industriale può dirsi stupefacente benché non contenga praticamente THC: le sue fibre possono essere utilizzate per produrre indumenti, corde, carta o materiali isolanti. I semi contengono preziose proteine e grassi omega-3 e sono ottimi nello yogurt, nel muesli o nell'insalata. La pianta richiede inoltre poca acqua, quasi nessun pesticida e cresce rapidamente. Non c'è da stupirsi se questa vecchia pianta continuerà a far parlare di sé anche in futuro. Cosa ci si fa? Ad esempio, una bowl vegana al cocco e alla canapa. Qui trovi la ricetta.

Lenticchie

A lungo bandite dalle cucine borghesi svizzere in quanto cibo per poveri, le lenticchie stanno vivendo un revival nella gastronomia di alto livello. Attualmente, in Svizzera, Ginevra e Vaud sono i cantoni in cui sono maggiormente coltivate. Su Migusto trovi la panoramica delle diverse varietà di lenticchie e un sacco di spunti per cucinarle.

Ceci

Sapevi che è possibile preparare un sostituto proteico vegano con l'acqua dei ceci in scatola o in vasetto di vetro? La cosiddetta aquafaba può essere montata a neve. Il trucco: aggiungi un po' di lievito in polvere. Trovi le videoistruzioni qui.

Avena

Cosa sarebbe il birchermüesli senza i fiocchi d'avena? Questo cereale ricco di proteine viene spesso utilizzato anche per i biscotti e persino nei Blévita al sesamo con farina di avena integrale. 100 grammi di avena contengono 12 grammi di proteine. 

Papavero

I semi di papavero commestibili non sono del papavero rosso, ma del papavero da oppio bianco-violaceo, conosciuto anche, per l'appunto, come fonte di oppio. Ma non temere! Il basso contenuto di morfina dei semi è sicuro per il consumo.

Pak choi

Il pak choi è lontanamente simile alla bietola, ha però un sapore leggermente pepato ed è più croccante. Questo ortaggio è originario dell'Asia, ma cresce anche in Svizzera. È ottimo in molte zuppe asiatiche e piatti saltati in padella, ma si abbina bene anche ad ingredienti tipici svizzeri come gli spätzli, per esempio nell'One pot asiatico di spätzli ai funghi. Qui trovi la ricetta.

Girasole

In virtù della sua bellezza, il girasole è stato portato dal Nord America in Europa a metà del XVI secolo. In primi veri e propri impianti per estrarne l'olio apparvero in Russia ben 300 anni dopo. In Svizzera, la coltivazione per l'olio alimentare è sovvenzionata dallo Stato dal 1993. L'olio di girasole è ricco di vitamina E.

Pastinaca

Era un alimento base in Svizzera prima di essere quasi soppiantata nel XVIII secolo dall'avvento della patata. In futuro, questa radice invernale potrebbe trovar sempre più sovente posto sulle nostre tavole, magari anche come dessert sotto forma di una bella crema di pastinache al limone! Qui trovi la ricetta.

Noce

Una curiosità: nella Svizzera tedesca, il termine per indicare la noce è Baumnuss, "noce d'albero", probabilmente per il fatto che questa noce, a differenza delle altre varietà, non cresce su arbusti ma sugli alberi.

Mais dolce

Si ritiene che il processo di domesticazione del mais si concluse circa 7000 anni fa e che la sua diffusione partì dal Messico. Colombo lo portò in Europa nel XV secolo e oggi se ne coltivano centinaia di varietà. Il mais dolce come lo conosciamo oggi risale solo al XIX secolo. Le pannocchie di mais fresche hanno foglie morbide e chicchi giallo oro che possono essere consumati crudi. Se cucini le pannocchie intere, togli le foglie e la barba, poi cuocile al dente in acqua.

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