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L'intera famiglia Osmancevic - padre, madre e due figli - in un negozio Migros

Mondo Lavoro

In questa famiglia lavorano tutti per la Migros

Padre, madre, due figli: tutta la famiglia Osmancevic lavora per la Migros. Una storia di successi, di gratitudine e di vita.

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Edita Dizdar
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Franziska Frutiger
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Cosa facciamo

"Il nostro obiettivo è sempre stato che i ragazzi riuscissero a conquistarsi qualcosa. Ogni loro progresso è per noi una doppia vittoria", dice Senada Osmancevic, e suo marito Zijad sorride d'accordo. Padre, madre, due figli. Una famiglia normale con un tratto in comune speciale: tutti e quattro lavorano per la Migros.

27 anni fa: la guerra in Bosnia è finita da poco, il Paese è in rovina e molte persone vivono in uno stato di shock. Prospettive future? Oscure. Così, nel 1997, gli Osmancevic decidono a malincuore di lasciare la propria patria.


Risalire dal basso

Arrivano in Svizzera come rifugiati e i primi mesi qui li passano in strutture d'accoglienza, inizialmente nella Svizzera francese e poi nel Cantone di Berna, dove vivono tuttora. L'inizio è duro, non conoscono nessuno, devono farsi strada.

Demir, sette anni, inizia regolarmente la prima elementare, mentre Emir, tre anni, trascorre le giornate a casa con la mamma. Dopo due anni, la famiglia è autonoma, si procura da sé i mezzi per il proprio sostentamento e non dipende più dagli aiuti.

Il papà, Zijad, un tempo cameriere, ora si guadagna da vivere facendo, tra l'altro, le pulizie. La storia della famiglia è una di quelle in cui i protagonisti partono dal basso e si creano una posizione.


Il primo alla Migros

Cosa significhi davvero farsi strada, i quattro lo raccontano nell'ufficio del figlio minore nella filiale Migros di Baselstrasse a Soletta. Emir Osmancevic è il responsabile della filiale dal 2023. Questa è già la seconda posizione dirigenziale che riveste. Ha emulato il fratello maggiore, dice il trentenne in sciolto dialetto bernese.

Demir Osmancevic è stato infatti il primo della famiglia a entrare alla Migros. A 15 anni ha completato un apprendistato biennale a Lyss al quale hanno fatto seguito due anni dedicati al conseguimento dell'attestato federale di capacità, dopodiché si è trasferito a Brügg, dove è diventato rapidamente sostituto responsabile di team.

Sentiva di essere bravo in questo lavoro, di apprezzare la responsabilità e il suo team. Si sono poi succeduti vari corsi di formazione e perfezionamento, sia interni che esterni, nonché vari incarichi ricoperti nella M arancione. Fino a poco tempo fa, ha diretto il supermercato Migros Bielerhof di Bienne, alla guida di 70 fra collaboratrici e collaboratori.


Due fratelli in gamba

Nel 2024 si è messo in proprio e ha preso in gestione la filiale Voi di Brügg come direttore. Una scelta che comporta ancora più doveri, ma anche più libertà.

"Se qualcosa non funziona, l'unico responsabile sono io. D'altra parte però mi piace poter organizzare le mie giornate più liberamente", dice.

Se mio fratello ci riesce, allora posso riuscirci anch'io.

Emir Osmancevic, responsabile di filiale Migros a Solothurn

Il fratello minore segue un percorso simile. Dopo aver completato l'apprendistato alla Denner, è passato alla Migros. È spinto da una sana ambizione e ci mette tutto se stesso.

E a 29 anni diventa anche lui responsabile di filiale. "Se mio fratello ci riesce, allora posso riuscirci anch'io", ha pensato. All'epoca è già padre di due bambini e ha grandi responsabilità non solo sul lavoro ma anche a casa.


Forti legami familiari

La famiglia Osmancevic è un team affiatato. Ciò è dovuto anche al fatto che non hanno altri parenti in Svizzera e che quindi curano ancora di più il rapporto che li lega. "Per noi è una cosa ovvia", affermano concordi. Vivono anche nella stessa casa, ma con ingressi separati. Per quanto forte sia un legame, meglio non abusarne.

Però le decisioni importanti le discutono sempre insieme, in quartetto. Ad esempio, quando si era trattato di valutare se dopo i figli anche i genitori dovessero accettare un lavoro alla Migros. Le positive esperienze fatte dai ragazzi hanno convinto dapprima il padre.

Che alla fine del 2025 festeggerà il suo decimo anniversario come collaboratore della filiale di Zuchwil. La mattina si alza volentieri, gli piace il suo lavoro nel reparto alimentare, il suo team e i suoi compiti.

Quando gli viene chiesto se si vede a lavorare alla Migros fino alla pensione, ride e risponde: "Oh sì, c'è ancora un sacco di lavoro da fare."


Un cuore che batte per i clienti

Visti i precedenti, per Senada Osmancevic indossare anche lei l'uniforme della Migros era ormai solo questione di tempo. Tre anni fa ha svolto il suo primo giorno di lavoro come cassiera nella filiale di Münchenbuchsee. Non appena si entra in contatto con lei, si capisce subito che quello è il lavoro fatto apposta per lei.

È comunicativa, le piace scherzare e ride di gusto. Soprattutto, ama lavorare con le persone, si accorge quando uno dei clienti abituali non si vede e si chiede se sia tutto a posto.

A starle particolarmente a cuore sono le persone anziane. "Se riesco a renderle felici, sono felice anch'io", dice.


Godere dei frutti del lavoro

Con quattro filiali diverse, gli argomenti legati alla Migros quadruplicano: "A volte dobbiamo fare attenzione che tutto non finisca col girare attorno al lavoro anche nel nostro tempo libero", dice Demir Osmancevic.

È comunque sua madre quella che a un certo punto dice: "Basta, adesso voglio parlare di qualcos'altro, tanto per cambiare!". Pure prendere una certa distanza spaziale, non solo mentale, dal lavoro fa bene. I due figli sono appassionati di calcio e vanno a vedere delle partite anche all'estero, spesso combinandole con brevi viaggi nelle città.

Dal canto suo, il papà Zijad è più attratto dall'acqua. Trascorre il tempo sulla sua barchetta sul lago di Bienne o se ne va al mare con la moglie, ad esempio in Grecia, Turchia o Egitto. Lei, invece - e su questo tutti e tre gli uomini sono d'accordo - ha un grande e predominante hobby: i suoi nipotini.

Sembra che i quattro si siano costruiti una vita meravigliosa. Sono soddisfatti di ciò che hanno e desiderano soprattutto una cosa per il futuro: una buona salute.

Naturalmente i figli continuano a nutrire delle legittime ambizioni, vogliono progredire nella propria carriera e provvedere ai propri genitori. "Anche se gli comprassimo il mondo, comunque non basterebbe per ringraziarli di tutto quello che hanno fatto per noi", dice Demir Osmancevic, e suo fratello Emir annuisce.

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