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Le maggiori dispersioni di energia in casa
Gli edifici consumano molta energia. Ti sveliamo dove puoi risparmiare energia, anche se sei in affitto.
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Tutto per il barbecue ecologico
Cucinare e mangiare all’aperto: cosa c’è di più bello che stare all’aperto in estate in buona compagnia? Se non ci pensasse la coscienza a far addensare simboliche nuvole temporalesche. Già, perché la preoccupazione per l’ambiente è da tempo tra i nostri commensali.
Il barbecue odora, fuma, rende felici. Ma alla fine della festa estiva rimane un mucchio di rifiuti. Ma se si pensa già allo smaltimento dei rifiuti quando si fa la spesa, si può organizzare un barbecue sostenibile senza troppi sforzi. Bisogna concentrarsi sul cibo, perché secondo l’Ufficio federale per le questioni ambientali tedesco è proprio questo fattore ad influire per circa il 90% sull’impatto ambientale. In primo piano c’è quindi il menu. Ma si possono evitare gli sprechi e migliorare il bilancio climatico anche con il barbecue, le stoviglie e le decorazioni.
Alla Svizzera, nazione per eccellenza del barbecue, piace mettere soprattutto le salsicce sulla griglia. L’ingrediente principale è la carne di maiale o di pollo che, per il clima, sono meglio del manzo. Per un chilogrammo di manzo, si calcolano 13 chilogrammi di CO₂ equivalente. La stessa quantità di maiale o di pollo ne produce quattro volte meno. Il pesce ha un bilancio ambientale migliore rispetto alla carne, ma è importante prestare attenzione all’origine e ai metodi di pesca. Grazie all’M-Check, alla Migros il bilancio climatico dei prodotti è visibile a colpo d’occhio.
Come dimostra lo studio dell’Ufficio federale per le questioni ambientali, le alternative a base vegetale sono migliori della carne in termini di sostenibilità. L’impatto ambientale della carne di manzo rispetto a quello del burger patty vegano è maggiore di 10,8 volte. Nel caso del bratwurst, con il prodotto sostitutivo a base vegetale si può risparmiare solo poco meno della metà dei gas serra. I sostituti della carne possono competere in termini di gusto e, nel caso di hamburger o salsicce, anche le salse, i contorni e il pane fanno la differenza sotto l’aspetto gustativo.
I partecipanti allo studio condotto dall’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) sono consapevoli che il consumo di prodotti animali ha un impatto negativo sull’ambiente. Tuttavia, il consumo di carne è rimasto costante da anni. Come mostrano le statistiche dell’Organizzazione di categoria Proviande, nel 2022 in Svizzera sono stati consumati 20 kg di carne di maiale, poco meno di 15 kg di pollame e circa 11 kg di carne di manzo pro capite. L’equivalente di circa 5 kg di carne di maiale, 4 kg di pollame e 3 kg di carne di manzo per una stagione di barbecue di 15 settimane.
Il consumo di pesce e frutti di mare si aggira intorno ai 9 kg per persona all’anno. Oltre il 70% dei prodotti consumati proviene dall’estero, per questo è particolarmente importante cercare prodotti sostenibili con marchi di qualità come MSC o ASC. Con l’M-Check pesce la Migros offre una possibilità trasparente di informarsi sulla sostenibilità del pesce.
Anche nella scelta dei contorni o, a seconda del caso, del primo piatto, come riso, polenta, patate, pasta, verdure e insalata, influisce sulla sostenibilità l’origine, il tipo di produzione e, soprattutto, la stagionalità. Chi è attento a questo aspetto, lo deve tenere presente quando programma il menu e quando fa la spesa. Viceversa, i prodotti di origine animale come il formaggio, la panna e soprattutto il burro hanno una grande impronta ecologica. Anche qui si trovano sempre più alternative a base vegetale.
Il metodo di produzione biologico evita l’utilizzo di pesticidi, garantisce il benessere degli animali e promuove la biodiversità. Una critica al biologico è la minore resa, che ha come conseguenza indiretta maggiori emissioni di CO₂. Il motivo: i prodotti biologici richiedono più superficie per ottenere la stessa quantità di prodotto. Tuttavia, sono più sostenibili. La Guida ai marchi alimentari del WWF offre una panoramica nella giungla dei marchi. In aggiunta, la Migros utilizza la propria scala di sostenibilità, l’M-Check, sviluppata insieme ad esperti ed esperte esterni che permette di vedere a colpo d’occhio quanto è sostenibile un prodotto. Vengono presi in considerazione la compatibilità climatica, il benessere degli animali, il pesce proveniente da fonti responsabili, l’imballaggio e la riciclabilità.
L’ultimo sondaggio dell’UFAG (Ufficio federale dell'agricoltura) mostra mostra che l’origine degli alimenti è importante per le consumatrici e i consumatori svizzeri. Quando è possibile, il 90% acquista prodotti locali. Il motivo è rappresentato dalla sostenibilità, dai tragitti brevi per il trasporto, dal sostegno agli agricoltori svizzeri e dalla qualità. Il 73% degli intervistati vorrebbe che l’influsso ambientale e climatico dei prodotti venisse dichiarato. La Migros lo fa già in modo semplice e chiaro con l’M-Check sulle marche proprie.
Al buffet di molti barbecue sembra valere il motto «meglio troppo che troppo poco». Programmando il menu, si può evitare lo spreco di cibo senza che gli ospiti tornino a casa affamati. Bisogna considerare il numero di persone, programmare le quantità di conseguenza e fare una spesa intelligente. Inoltre, se si chiariscono in anticipo le preferenze o le intolleranze degli ospiti, non si deve avere a disposizione tutto per tutti. Per trarre ispirazione con un calcolatore di quantità, è disponibile il sito web di Migusto.
La regola generale è: 150 grammi di carne a persona ovvero più o meno il peso del popolare bratwurst, mentre il cervelat arriva a 100 grammi. Se si griglia la carne con l’osso, bisogna prevedere dai 200 ai 250 grammi. Se si tratta di pesce o entrecôte vanno benissimo 200 grammi. Quello che non è (ancora) possibile fare con le braciole e le bistecche, funziona per molti altri piatti alla griglia: la scelta di alternative vegetariane o vegane, infatti, è sempre più vasta.
Di l’insalata bastano dai 50 ai 100 grammi a persona. Anche se si servono patate, riso, couscous o pasta come contorno sono sufficienti 50-100 grammi. Per il piatto principale la dose va raddoppiata. Inoltre, bastoncini di verdure, olive o del gustoso pane all’aglio possono essere utilizzati per creare deliziosi stuzzichini che completano perfettamente il menu. Qui sono disponibili ulteriori ispirazioni. Se rimangono degli avanzi, si possono regalare agli ospiti o impacchettare e conservare in modo adeguato. Il questo modo si evita il Food Waste.
Gettare via non è sostenibile, quindi in questo caso lasciamo perdere il barbecue monouso. La questione del gas o della carbonella è più complessa: la carbonella certificata FSC è una materia prima rinnovabile, a differenza del gas che è un sottoprodotto della produzione di petrolio. Ma il gas ha un impatto minore sulle emissioni di CO₂ rispetto alla carbonella, che rilascia anche polveri sottili quando viene bruciata. Per quanto riguarda l’ambiente, il grill elettrico è il migliore. Per i buongustai l’aroma di grigliata alla carbonella ardente è imprescindibile.
Il bel tempo non mette solo di buon umore. Il sole fornisce anche l’energia necessaria per le catene di luci, le lampade da giardino o le lanterne, in modo che l’energia del sole continui a brillare anche al buio. Il barbecue solare è adatto, invece, alle persone a cui piace sperimentare e che hanno molta pazienza e tempo. Cuoce con la pura energia solare ed è vincitore del test nella categoria fabbisogno energetico.
Piatti di carta e bicchieri di plastica? No, grazie. Se le stoviglie usa e getta sono proprio necessarie, allora meglio usare quelle a ridotto consumo di risorse e fatte con materiali naturali come le foglie di palma o il bambù. Le stoviglie e i bicchieri veri sono più belli ed eleganti. Anche la tavola è molto più bella con una tovaglia di stoffa. Per pianificare al meglio, è importante tutto quello che si porta in tavola. E allora: buon appetito e buon divertimento.
Così risparmi corrente ed energia. E contribuisci a proteggere il clima.