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Regalare denaro ai figli: cosa devo tenere presente?

Come trasmettere il patrimonio senza conflitti e perché occorre pensare anche a se stessi.

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Gerhard Buri
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Vi sono due modi di trasferire il patrimonio quando si è ancora in vita: la donazione e l’anticipo ereditario. Le donazioni possono essere anche a favore di terzi, mentre gli anticipi sull’eredità sono possibili solo se i beneficiari sono gli eredi legittimi, ossia i propri figli. Qui ci concentriamo sull’anticipo ereditario, poiché per i discendenti diretti non vi è praticamente alcuna differenza rispetto alla donazione.

In linea di principio, gli anticipi sull’eredità sono soggetti all’obbligo di compensazione: la/il figlia/o beneficiaria/o deve compensare il valore della donazione nella successiva divisione ereditaria tra fratelli. Non sono considerati anticipi i regali occasionali in occasioni particolari come matrimoni o esami superati. A seconda del cantone, sono esenti da imposta fino a 5000 franchi per evento. Se l’importo è superiore, i genitori possono esonerare mediante testamento la/il figlia/o beneficiaria/o dall’obbligo di compensazione fermo restando, però, che agli altri fratelli spetta la quota legittima.

Prima di versare un anticipo sull’eredità, i genitori dovrebbero valutare attentamente la propria situazione finanziaria: il patrimonio è sufficiente per garantire il consueto tenore di vita nella terza età anche senza l’importo donato?

Spesso si sottovalutail fabbisogno di capitale dopo il pensionamento: l’aumento delle spese sanitarie, le costose attività del tempo libero e la riduzione del reddito svolgono un ruolo decisivo. Il problema è che chi concede un anticipo sull’eredità può chiedere la restituzione del denaro solo in rari casi eccezionali. In alternativa, i genitori possono sostenere i figli con un prestito che, in caso di difficoltà finanziarie, può essere annullato per recuperare il denaro.

Di cos’altro bisogna tenere conto:gli anticipi sull’eredità possono ridurre le prestazioni complementari statali (PC), che si applicano quando le rendite e il reddito restante non bastano a coprire le spese minime di sostentamento. Chi dona una parte del proprio patrimonio «rinuncia volontariamente alla sostanza» quindi, in tal caso, l’ufficio delle prestazioni complementari ricomputa il denaro donato al patrimonio e la persona interessata percepisce conseguentemente una minore prestazione complementare o nessuna. Ogni anno è consentita una rinuncia alla sostanza pari a 10 000 franchi.

In generale, in caso di anticipi sull’eredità è sempre consigliabile giungere a un accordo scritto. Questo facilita la successiva divisione ereditaria, perché fa chiarezza su quando e su quale figlia/o ha ricevuto una determinata somma di denaro.

Dal punto di vista fiscale, l’anticipo sull’eredità è considerato una donazione ed è soggetto alla relativa imposta, la cui entità varia da cantone a cantone. Nella maggior parte dei cantoni, tuttavia, che si tratti di donazioni o di eredità i discendenti diretti pagano solo imposte minime o nessuna imposta.

Gerhard Buri è consulente alla clientela presso la Banca Migros ed esperto di previdenza.

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