Sostenibilità
Cosa mangeremo nel domani
Ecco alcuni degli «Future Foods», tutti caratterizzati da alto valore nutrizionale e coltivazione sostenibile.
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Prodotti sostenibili
L'industria alimentare lavora da anni alla produzione di carne coltivata per evitare la sofferenza degli animali e proteggere l'ambiente. I primi prodotti sono stati autorizzati alla vendita a Singapore e negli Stati Uniti. In Svizzera ci vorrà ancora un po’ di tempo. Abbiamo le risposte alle domande più importanti.
Tramite biopsia si preleva da un animale una cellula staminale. All'interno di un bioreattore se ne ricavano cellule specializzate. Queste poi si moltiplicano in una soluzione nutritiva con l'aiuto di ormoni della crescita, diventando carne. Dopo circa due settimane dal prelievo delle cellule, nel bioreattore si formano piccoli pezzi di carne, sufficienti ad esempio per un burger. Questi pezzi di carne sono inoltre strutturati per mezzo di proteine vegetali che permettono di ottenere la normale consistenza. A lungo termine si otterranno così anche bistecche e filetti di pesce.
La tecnologia è sulla buona strada, ma i costi sono ancora troppo elevati. Soprattutto la soluzione nutritiva in cui le cellule si trasformano in carne è ancora troppo costosa. Ma con l'andare del tempo, le nuove tecnologie diventeranno sempre più convenienti: tra circa sette anni, i prezzi dovrebbero corrispondere all'incirca a quelli dell'attuale produzione industriale di carne. Un'altra difficoltà è costituita dalla regolamentazione a norma di legge per la vendita. A tal fine dovrebbe dare il proprio contributo la Swiss Protein Association di cui fa parte anche la Migros.
Il prelievo delle cellule avviene senza rischi per l’animale. Generalmente basta un singolo intervento per creare una cosiddetta linea cellulare immortale. Per la soluzione nutritiva durante la fase di sviluppo si utilizza ancora sovente un siero ricavato da feti animali. Esistono però già aziende che sostituiscono completamente questi ormoni della crescita con prodotti a base vegetale, e la maggior parte delle altre seguiranno l’esempio. La Migros ha investito in due aziende che praticano già questo metodo ed esclude l'eventualità di vendere carne coltivata ottenuta con siero animale.
La protezione del clima, poiché servono meno animali e la carne si produce localmente evitando così l'importazione da paesi lontani. Inoltre si può rendere la carne fin dall'inizio meno grassa e quindi più salutare – fino a un certo punto comunque, perché il grasso è importante per il sapore. È possibile proporre molti tipi di carne diversa, anche di «animali esotici», senza nuocere agli animali. La carne che esce dal bioreattore proviene da un ambiente sterile, non ha parassiti e non è contaminata da fattori ambientali. Non si verificano «sprechi», poiché si produce soltanto la quantità di carne effettivamente richiesta.
A Singapore e negli USA sono stati ammessi i primi prodotti, ma sono comunque molto più costosi della carne classica. Per l’Europa sono in preparazione le richieste di autorizzazione. Ci vorranno probabilmente ancora alcuni anni prima che questa carne possa essere acquistata in Svizzera. I primi prodotti disponibili saranno probabilmente un tipo di filetto di manzo a strisce.
Difficile a dirsi: in un primo tempo saranno sicuramente più costosi degli stessi prodotti di produzione classica. Nel settore della ristorazione saranno inizialmente offerti nei ristoranti di fascia alta. L'obiettivo, tuttavia, è che non siano relegati a prodotti di lusso, ma accessibili al popolo dei consumatori. Questo è l'unico modo per affrontare con successo determinate problematiche, ovvero il benessere degli animali, l'utilizzo del terreno e l'impatto ambientale. Per contro, è la carne prodotta tradizionalmente a dover diventare un prodotto di lusso.
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