Come funziona esattamente questa produzione?
Tramite biopsia si preleva da un animale una cellula staminale. All'interno di un bioreattore se ne ricavano cellule specializzate. Queste poi si moltiplicano in una soluzione nutritiva con l'aiuto di ormoni della crescita, diventando carne. Dopo circa due settimane dal prelievo delle cellule, nel bioreattore si formano piccoli pezzi di carne, sufficienti ad esempio per un burger. Questi pezzi di carne sono inoltre strutturati per mezzo di proteine vegetali che permettono di ottenere la normale consistenza. A lungo termine si otterranno così anche bistecche e filetti di pesce.
Quali sono le maggiori difficoltà?
La tecnologia è sulla buona strada, ma i costi sono ancora troppo elevati. Soprattutto la soluzione nutritiva in cui le cellule si trasformano in carne è ancora troppo costosa. Ma con l'andare del tempo, le nuove tecnologie diventeranno sempre più convenienti: tra circa sette anni, i prezzi dovrebbero corrispondere all'incirca a quelli dell'attuale produzione industriale di carne. Un'altra difficoltà è costituita dalla regolamentazione a norma di legge per la vendita. A tal fine dovrebbe dare il proprio contributo la Swiss Protein Association di cui fa parte anche la Migros.
È davvero certo che per produrre questa carne non muoia nessun animale?
Il prelievo delle cellule avviene senza rischi per l’animale. Generalmente basta un singolo intervento per creare una cosiddetta linea cellulare immortale. Per la soluzione nutritiva durante la fase di sviluppo si utilizza ancora sovente un siero ricavato da feti animali. Esistono però già aziende che sostituiscono completamente questi ormoni della crescita con prodotti a base vegetale, e la maggior parte delle altre seguiranno l’esempio. La Migros ha investito in due aziende che praticano già questo metodo ed esclude l'eventualità di vendere carne coltivata ottenuta con siero animale.

Quali sono gli altri vantaggi rispetto alla produzione classica di carne?
La protezione del clima, poiché servono meno animali e la carne si produce localmente evitando così l'importazione da paesi lontani. Inoltre si può rendere la carne fin dall'inizio meno grassa e quindi più salutare – fino a un certo punto comunque, perché il grasso è importante per il sapore. È possibile proporre molti tipi di carne diversa, anche di «animali esotici», senza nuocere agli animali. La carne che esce dal bioreattore proviene da un ambiente sterile, non ha parassiti e non è contaminata da fattori ambientali. Non si verificano «sprechi», poiché si produce soltanto la quantità di carne effettivamente richiesta.
Ecco cosa fa la Migros
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Costruzione di un impianto pilota: Insieme a Givaudan e Bühler la Migros ha fondato il Cultured Hub. Lì si sviluppano prodotti da bioreattori.
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Sostegno alle startup: La collaborazione ha lo scopo di sostenere le startup per lo sviluppo e l'introduzione sul mercato di prodotti. Con il Cultured Hub si intende inoltre raccogliere esperienze, affinché Migros Industrie sia in grado di decidere se iniziare o meno tra qualcheanno questo genere di produzione di carne.
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Sfruttare le sinergie: Tutti e tre i partner vantano un'esperienza pluriennale nel proprio settore: la Migros come dettagliante, Bühler nella costruzione di impianti di produzione e Givaudan in materia di sapore dei prodotti e di biotecnologia. Inoltre collaborano già da tempo allo sviluppo di prodotti vegetali.
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Investimenti intelligenti: Migros Industrie investe già dal 2019 nella startup israeliana di biotecnologie Aleph Farms, impegnata nello sviluppo di carne sintetica sostenibile. Nel 2021 ha investito anche nella start-up «Supermeat», specializzata nella produzione di carne di pollo coltivata.
Quando inizierà la vendita dei primi prodotti?
A Singapore e negli USA sono stati ammessi i primi prodotti, ma sono comunque molto più costosi della carne classica. Per l’Europa sono in preparazione le richieste di autorizzazione. Ci vorranno probabilmente ancora alcuni anni prima che questa carne possa essere acquistata in Svizzera. I primi prodotti disponibili saranno probabilmente un tipo di filetto di manzo a strisce.
Di quanto saranno più cari dei classici prodotti a base di carne?
Difficile a dirsi: in un primo tempo saranno sicuramente più costosi degli stessi prodotti di produzione classica. Nel settore della ristorazione saranno inizialmente offerti nei ristoranti di fascia alta. L'obiettivo, tuttavia, è che non siano relegati a prodotti di lusso, ma accessibili al popolo dei consumatori. Questo è l'unico modo per affrontare con successo determinate problematiche, ovvero il benessere degli animali, l'utilizzo del terreno e l'impatto ambientale. Per contro, è la carne prodotta tradizionalmente a dover diventare un prodotto di lusso.