Fiori e piante
Come tenere in forma a lungo la tua stella di Natale
Se la pianta sensibile, che originariamente viene dal Messico, è adeguatamente mantenuta, vive per anni.
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Erbe selvatiche
Erbacce? Proprio no! Ti spieghiamo come raccogliere le erbe selvatiche e preparare deliziose pietanze.
È arrivata la primavera e la natura sta sbocciando. Con lei anche le erbacce, purtroppo. Purtroppo? «Le ortiche e altre erbe selvatiche sono preziose fonti di sostanze nutritive», spiega Andrea Fürer. Alla Scuola Club Migros quest'insegnante spiega a chi frequenta il corso le regole per raccogliere le erbe selvatiche. «L'obiettivo principale delle nostre passeggiate dedicate alle erbe selvatiche è mostrare quanto sia semplice raccoglierle», spiega Fürer.
Tutto inizia dalla scelta del luogo più indicato. «La cosa migliore è iniziare a raccogliere le erbe vicino a casa, perché sono i luoghi che ognuno di noi conosce meglio», consiglia Fürer. L'importante è stare lontani dagli itinerari dei cani e dai campi trattati con i pesticidi. Rispettando questa regola, nel piatto finiscono solo erbe pulite e di qualità.
È pure una buona idea tenere d'occhio tutto l'anno il luogo scelto per la raccolta. «Ci sono ovunque tanti bei posticini da scoprire e anche la strada che porta alla stazione può diventare un'avventura.» Non da ultimo è possibile anche raccogliere le erbe selvatiche nel proprio giardino invece di strapparle o tagliarle con il tosaerba.
La signora Fürer consiglia di usare un cesto o un sacco di iuta per raccogliere le erbe. «Bisogna raccogliere solo le erbe che si conoscono. E prendere solo le quantità che occorrono.» Se servono solo le foglie, bisogna raccogliere solo quelle. Se invece si vogliono i boccioli, si lascia stare il resto della pianta.
Bisogna anche limitarsi al proprio fabbisogno e non lasciare tracce sul luogo di raccolta. Ed è pure importante assicurarsi che la pianta possa sopravvivere evitando di raccogliere semplicemente tutto quel che si trova.
Periodo: dalla primavera all'autunno, soprattutto ai margini dei boschi.
Modalità di raccolta: raccogliere le ortiche dal basso verso l'alto afferrandole con un gesto deciso, perché così facendo pungono meno. Se vuoi proteggerti del tutto, indossa i guanti. Una volta cotte e ridotte in purea, le ortiche non sono più urticanti.
Impiego: come gli spinaci. Sono fantastiche nel risotto e nei gratin oppure come vellutata. Possono essere anche preparate al forno come le chips.
Il consiglio dell'esperto: da inizio estate puoi raccogliere anche i semi di ortica. «Assomigliano a delle noccioline e possono essere consumati freschi», spiega Fürer. In alternativa puoi anche tostarli in padella o essiccarli e cospargerli sulle insalate e il muesli.
Periodo: si trova tutto l'anno nei campi selvatici.
Modalità di raccolta: se vedi ampie distese di dente di leone, significa che i campi sono concimati esageratamente. È meglio quindi raccoglierlo nei prati selvatici che non si trasformano in un mare di fiori gialli.
Impiego: le foglie di dente di leone e anche i gambi teneri sono squisiti in insalata, mentre con i fiori puoi ottenere un ottimo miele.
Il consiglio dell'esperto: i boccioli vanno raccolti prima che sboccino. Puoi rosolarli in olio d'oliva con sale e pepe e gustarli subito oppure metterli sotto aceto e farne così dei «capperi di dente di leone».
Periodo: dalla primavera all'autunno quando non fa ancora troppo caldo, nei campi falciati corti e in giardino.
Modalità di raccolta: devi staccare solo i boccioli o i fiori schiusi, ma non le radici.
Impiego: i fiori commestibili freschi possono essere usati per guarnire le insalate e il quark alle erbe. Puoi anche cospargerli sulle fette di pane imburrate. Le pratoline fresche o essiccate sono adatte pure per le tisane.
Il consiglio dell'esperto: raccogli i fiori ancora in bocciolo e usali per decorare le minestre. Sorpresa: con il calore della vellutata i fiori sbocciano!
Una volta a casa le foglie vanno lavate se necessario e asciugate nella centrifuga dell'insalata. Tampona invece con delicatezza i fiori. «Se vuoi essiccare le erbe, raccoglile possibilmente quando c'è il sole e se non ha piovuto da parecchio tempo.»